Rosa Teruzzi
La sposa scomparsa
Una brillante commedia gialla
ambientata in una Milano fascinosa e segreta
«Per risolvere un giallo, non bastano impronte digitali e dna.
Occorrono intuito, sensibilità e passione:
le armi di Libera, di sua madre e sua figlia,
un trio di scatenate detective per le vie di Milano»
Massimo Picozzi
In libreria da giovedì 8 settembre
Rosa Teruzzi
La sposa scomparsa
Sonzogno Editori - pp. 176; € 14.00 - ebook €9.99
Dentro
Milano esistono tante città, e quasi inavvertitamente si passa dall’una
all’altra. C’è poi chi sceglie le zone di confine, come i Navigli, a
cavallo tra i locali della movida e il quartiere popolare del
Giambellino. Proprio da quelle parti Libera – quarantasei
anni portati magnificamente – ha trasformato un vecchio casello
ferroviario in una casa-bottega, dove si mantiene creando bouquet di
nozze. È lì che vive con la figlia Vittoria, giovane agente di polizia,
un po’ bacchettona, e la settantenne madre Iole, hippie
esuberante, seguace dell’amore libero. In una piovosa giornata di
luglio, alla loro porta bussa una donna vestita di nero: indossa un
lutto antico per la figlia misteriosamente scomparsa e cerca giustizia.
Il caso risale a tanti anni prima e, poiché è rimasto
a lungo senza risposta, è stato archiviato. Eppure la vecchia signora
non si dà per vinta: all’epoca alcune piste, dice, sono state
trascurate, e se si è spinta fino a quel casello è perché spera che la
signorina poliziotta possa fare riaprire l’inchiesta.
Vittoria, irrigidita nella sua divisa, è piuttosto riluttante, ma sia
Libera che Iole hanno molte buone ragioni per gettarsi a capofitto
nell’impresa. E così, nel generale scetticismo delle autorità, una
singolare équipe di improvvisate investigatrici – a
dispetto delle stridenti diversità generazionali e dei molti bisticci
che ne seguono – riuscirà a trovare, in modo originale, il bandolo della
matassa, approdando a una verità tanto crudele quanto inaspettata.
Nessun commento:
Posta un commento