Quando muore la moglie, il primo sospettato è sempre il marito: è lui
il probabile uxoricida e, come tale va considerato. Ma cosa avviene quando a
morire è il marito? Può essere lei la sospettata? Questo avviene soprattutto se
non è tutto oro quello che luccica, ossia se il sorriso beffardo del marito
nasconde delle inclinazioni che possono spaventare una giovane sposa.
A morire nello studio al secondo piano di un lussuoso palazzo della Quinta
Strada, è Fennimore Kingstom, neosposo, di ritorno da una crociera, come
viaggio di nozze, sul proprio panfilo, Secoya. La giovanissima consorte,
Katherine, bella, misteriosa, semi sconosciuta e presente sulla scena del
crimine, passa in un secondo da giovane vedova affranta a principale
sospettata. Katherine, infatti, viene ritrovata sulla scena del crimine, priva
di sensi e accanto al cadavere del marito. Una pistola giace tra lei e il
defunto marito. L’evidenza dei fatti parla chiaro: la porta chiusa a chiave
dall’interno, la stanza al secondo piano e il movente legato al patrimonio inestimabile
della vittima. Quindi, tutto conduce all’incriminazione per omicidio e
all’arresto della povera neo sposa e subito neo vedova del milionario Kingstom.
Fin troppo facile per essere vero. Da questo punto inizia un'indagine
non priva di colpi di scena e sorprendenti rivelazioni.
Indaga l’ispettore McKee, capo del Reparto investigativo della polizia
di New York, richiamato d’urgenza da una vacanza in Inghilterra. È lui l'uomo
che può trovare le risposte alle giuste domande sull'intricato caso poliziesco.
Il problema alla base è anche essere abbastanza veloci da individuare le
persone giuste cui porle facendo in modo che vivano abbastanza a lungo per
fornirgliele.
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