È il romanzo adatto, quando si ha voglia di leggere qualcosa che parli
di cose vere. Basta con le storie d'amore troppo perfette da poter apparire
irreali, impossibili nella vita di tutti i giorni. Basta con i sogni
irrealizzabili che si alimentano di speranze.
LE DUE METÀ DEL MONDO è il romanzo d'esordio di Marta Morotti.
La protagonista è la diciannovenne Maria, la quale
dopo la maturità, cerca di orientarsi nella costruzione del suo futuro. Vorrebbe
frequentare Psicologia, ma suo padre ha scelto per lei il lavoro in fabbrica.
La vita della ragazza è un costante mondo di tenebre, del quale fanno parte un
fratello problematico, un padre distante e una madre preoccupata. Un mondo
troppo diverso dalla realtà.
Questo romanzo ha nella trama quel qualcosa di strutturalmente complesso da renderlo originale, nuovo, interessante da tutti i punti di vista. È psicologicamente molto introspettivo. È sicuramente un romanzo da leggere.
Questo romanzo ha nella trama quel qualcosa di strutturalmente complesso da renderlo originale, nuovo, interessante da tutti i punti di vista. È psicologicamente molto introspettivo. È sicuramente un romanzo da leggere.
Personalmente non riuscivo a staccarmi. L'ho letto
tutto d'un fiato, perché non volevo a separarmi da Maria senza sapere il perché
del suo costante malessere e cosa le sarebbe accaduto.
Il romanzo si compone di due parti. Nella prima,
parla Maria. Nella seconda, a spiegare tutti i perché, è Lucia, la madre di
Maria, la seconda metà di un romanzo che cerca di costruire la normalità
intorno alla protagonista. Alcune volte niente è più importante di una vita
normale.
Il periodare breve, proprio della stile di Marta
Morotti, unito all'ambientazione torinese creano un forte coinvolgimento
emotivo che intrappola il lettore nel mondo di Maria e nelle sue vicende
personali.
Particolarmente interessante è anche l'immagine in
copertina che anticipa la psicologia del romanzo, un ottimo e coraggioso esordio
narrativo. Marta Morotti è nata per la scrittura.
"Ricominciare proprio da dove tutto finisce. Perdersi per poi ritrovarsi e affrontare le difficoltà dell’esistenza più forti di prima."
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