Un romanzo che fornisce materiale interessante anche per le antologie
scolastiche, proprio come i grandi capolavori. Non a caso è stato un caso
letterario italiano che ha conquistato anche gli editori stranieri. MICHELA
TILLI, autrice televisiva e teatrale, con questo romanzo, è stata in grado di
scrutare nel profondo l’animo umano.
Per trasmettere il suo imponente messaggio ha scelto come protagoniste
una coppia inusuale, che appare da subito male assortita, ma destinata ad
entrare in simbiosi, istaurando una perfetta armonia. Figure femminili di
grande spessore sono Arianna, una sedicenne goffa e insicura, e Argentina, un’ottantenne
che spesso si perde, “si incanta” letteralmente, lontana dal presente e avvolta
nell’universo dei suoi ricordi. Il passato è così presente in lei che anche il
lettore ne sente l’intenso velo di atavico e suggestivo mistero. Ogni mattina Argentina
attende con ansia quella sorpresa che le cambierà la giornata. In quella
sorpresa, c’è un segreto solo suo, da non rivelare a nessuno.
Arianna troverà il modo di crescere, maturare e superare ciò che le
impedisce davvero di vivere: l’insicurezza, che opprime la sua quotidianità e
non le permette di sentirsi bella. La bellezza e la fiducia in se stessi, come
le insegnerà Argentina, derivano da cose più profonde e non solo dall’apparenza.
Inizialmente le due donne si trovano forzatamente insieme, ma le cose
cambiano presto, quando tra loro si instaura un rapporto di condivisione ed
interesse reciproco. Si aiuteranno entrambe, poiché ci sono linguaggi che non
hanno né tempo né età. Nonostante il forte divario generazionale che le separa,
Arianna e Argentina diventano autentiche amiche. Ad unirle, oltre la forte
amicizia, c’è quel segreto, quel qualcosa che Argentina ha celato per più di mezzo
secolo, ma che Arianna è riuscita a riportare a galla, insieme a tutti quei
sentimenti che ne hanno cementato l’immobilità. Arianna è lì per assisterla, ma
anche per darle il coraggio di affrontare un viaggio che la donna desidera fare
da troppo tempo, senza averne mai avuto il coraggio. Durante quel faticoso
viaggio, si scopre che il cuore, a dispetto dell’età anagrafica, non smette mai
di sognare, anche quando è solcato dalle rughe profonde incise dagli anni.
“È tra gli occhi e ciò che guardano che si annida la bellezza.”
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