KATE MANNING - Una levatrice a New York
Miserie e splendori di una levatrice nella New York di fine Ottocento. Un bestseller internazionale.
È
il 1860 e mentre le Grandi Pianure occidentali d’America sono dimora
dei bisonti nomadi, il duro acciottolato della città di New York è il
domicilio senza tetto di trentacinquemila bambini. Ragazzi di strada,
fortunati se riescono a vivere fino a vent’anni, la maggior parte
scaricata agli ospizi per trovatelli. Tra loro si aggirano Annie, Dutch e
Joe. Dodici anni, indumenti laceri, stivaletti pieni di buchi, Annie è
la più grande dei tre ed è lei che conduce a casa di sua madre il
Reverendo Charles Brace, dell’Associazione per l’Assistenza
all’Infanzia, un tipo alto, magro, con occhi pallidi e infossati, la
fronte sporgente e il naso lungo come un vegetale, incontrato per caso
davanti alla bottega di un fornaio...
«L’avvincente storia di una levatrice che sfida la legge in nome dei diritti delle donne». Publishers Weekly
TRACY CHEVALIER - La dama e l'unicorno
Jean Le Viste, gentiluomo le cui insegne sono
ovunque tra i campi e gli acquitrini di Saint-Germain-des-Prés a Parigi,
in un giorno del 1490 affida a Nicolas des Innocents, pittore di
insegne e miniaturista, il compito di ornare il salone della sua casa
con arazzi immensi che raffigurino la battaglia di Nancy, con cavalli
intrecciati a braccia e gambe umane, picche, spade, scudi e sangue a
profusione. Alla vista, però, di Claude, la giovane e bellissima figlia
del gentiluomo, e in seguito agli ordini perentori della padrona di
casa, Geneviève de Nanterre, Nicolas decide di cambiare il soggetto dei
suoi arazzi: non più cavalli, elmi o sangue, ma una dama e un unicorno,
simboli della seduzione, della giovinezza e dell’amore. Attraverso la
magia della narrazione, La dama e l'unicorno ci conduce davanti
ai sogni, ai desideri e alle speranze che, alla fine del XV secolo nel
nord della Francia, hanno generato una delle opere più misteriose e
seducenti della storia dell'arte.
PEGGY HESKETH - Parlando con le api
Albert Honig è un uomo burbero e riservato che, in un paesino della California del Sud, ha deciso di invecchiare soltanto in compagnia delle sue api. Un giorno, tuttavia, un drammatico evento lo costringe a fare i conti col suo passato: nell’abitazione nei pressi della sua, nella casa delle «Signore delle api», Albert scopre i cadaveri di Claire e Hilda Straussman, le due sorelle, legate e imbavagliate. Sigillata la casa e raccolte le impronte, il detective Grayson non tarda a capire di trovarsi di fronte a una rapina finita male. Ci sono segni di effrazione, e mancano all’appello gioielli e soldi. Tuttavia, come trovare il colpevole? Deciso a scoprirlo, il detective prega l’apicoltore di raccontargli tutto quanto sa delle due donne. Inizia così un viaggio a ritroso nella memoria dell’apicultore: dal primo incontro alle fughe nei boschi con Claire per sfuggire all’infelice signora Straussman, la madre della ragazza; dalla passione per l’apicoltura trasmessa a Claire alla nascita di un amore troppo intenso per essere confessato, fino alla partenza di Claire e a quel ritorno, tempo dopo, con un misterioso bambino.NATSUO KIRINO - Una storia crudele
Ubukata Keiko, trentacinquenne scrittrice di
successo nota con lo pseudonimo di Koumi Narumi, scompare lasciando
un’unica traccia dietro di sé: un manoscritto intitolato Una storia crudele.
È la scioccante confessione del rapimento subito da bambina. A dieci
anni, infatti, Keiko fu rapita nel quartiere a luci rosse in cui s’era
maldestramente avventurata, e restò nelle mani di Kenji, il rapitore,
per un anno intero stabilendo con lui un rapporto agghiacciante,
ambivalente, la cui natura le è rimasta sempre oscura. Quando fu
ritrovata, non rivelò niente di ciò che era accaduto, né alla polizia né
agli psichiatri che avrebbero voluto aiutarla. Soltanto Miyasaka, un
misterioso detective con un braccio solo, non si stancò d’indagare,
forse innamorato della verità o forse di Keiko, oppure curioso di venire
a capo di una vicenda dai dettagli morbosi. Opera in cui ne va della
sottile linea che separa i fantasmi della scrittura da quelli della
realtà, Una storia crudele è uno dei maggiori successi di Natsuo Kirino,
«l’unica vera voce innovativa della letteratura giapponese degli ultimi
venti anni» (Daisuke Hashimoto).
JAVIER GUTIÉRREZ - Un bravo ragazzo
È un pomeriggio d’inverno in una via centrale del
quartiere di Fuencarral a Madrid quando Rubén Polo incontra casualmente
Blanca, amica dei tempi dell’università. Dieci
anni sono passati dall’ultima volta che Polo e Blanca si sono visti, da
quella notte in cui un episodio di incredibile violenza e brutalità ha
improvvisamente sciolto la rock band di cui entrambi facevano parte,
assieme agli inseparabili Nacho e Chino. Una notte che ha il suono
sinistro di un farmaco, il roipnol, la droga dello stupro. E le
attraenti fattezze di Blanca, che tutti chiamavano allora Chicana, corpo
tonico, elastico, i capelli nerissimi e la pelle scura, quasi
rossiccia. E di Gabi, la bellissima e biondissima Gabi dagli occhi
chiari, che a quei tempi usciva con un idiota fascista ma che ora, dopo
essersi ritrovati, ama e vive con Polo in un palazzo borghese con vista
su plaza de Olavide. Storia cruda e di rara intensità, Un bravo ragazzo
trascina il lettore nelle profondità dell’animo umano, là dove il
desiderio e l’eccesso scivolano inesorabilmente nelle oscure regioni del
male.
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