Siamo abituati a non sorprenderci. Semmai è più
probabile rimanere atterriti da un capitolo, da una sequenza narrativa, dove
sappiamo di poterci aspettare qualsiasi cosa, anche la più improbabile e
surreale.
Sorprendente è il primo aggettivo per commentare il
terzo romanzo della serie Niceville di CARSTEN STROUD. Il Nulla vive in un’apparentemente
tranquilla cittadina americana chiamata Niceville. Nei precedenti due romanzi,
Niceville e I confini del Nulla, è accaduto di tutto e molto deve ancora
accadere, poiché ogni situazione si è ulteriormente complicata senza risolverli.
Se, come anticipa il titolo del romanzo conclusivo della trilogia, siamo a LA
RESA DEI CONTI, il lettore è pronto a far luce su un grandissimo numero di misteri,
reali e fantastici, poiché a Niceville niente può essere escluso.
“A livello
quantistico, siamo tutti soltanto onde di energia … o particelle di energia.”
Un’energia malefica, da troppo tempo, si cela nelle
ombre delle abitazioni signorili, dove cittadini ignari cercano di sopravvivere
pur non sapendo con esattezza che nemico attendere o quale tragica morte li
aspetti. Sì, perché è così che accade a Nicevile, popolata da tanti personaggi
che, romanzo dopo romanzo, sono destinati a vivere, morire e a ritornare. Non è
un romanzo che parla di zombie, ma è uno stile narrativo particolarmente avvincente
e dalle storie surreali, fantastiche e tenebrose. Il mistero non può
allontanarsi dalle pagine della trilogia, pur rimanendo comprensibilissimo
durante la narrazione.
Ogni capitolo, dedicato al seguito di una storia
destinata ad intrecciarsi con le altre, è ben descritto, chiarito e collocato
nel procedere degli eventi che, anche con un semplice scambio di battute tra i
personaggi, spiegano e sintetizzano cosa è già accaduto e sta al lettore
immaginare (o tentare di farlo) cosa potrebbe ancora accadere. Per comprendere,
per ricapitolare cosa è già accaduto e chi è il personaggio o dove avvengono le
vicende narrate, ci sono un elenco dettagliato degli abitanti e una mappa di
Niceville. Carsten Stroud ci fornisce davvero tutto ed è impossibile non
comprendere l’alto livello e la complessità della sua narrazione che ottiene il
fine ultimo: intrattenere ed entusiasmare anche il lettore più esigente e per
farlo ci offre la sua riuscitissima trilogia, NICEVILLE.
E sì,
siamo proprio a LA RESA DEI CONTI, dove la crudeltà non si attenua con le lacrime, ma anzi se ne nutre. Il
Nulla non è così inafferrabile, ma scopriamo che vive nell’acqua e la usa come
condotto per proiettarsi ovunque e perpetrare le sue maledizioni. Crater Sink è una dolina di acque nere,
profonda almeno 300 metri, ma è anche qualcosa di più. Ogni cosa, che vi
finisca dentro, non ne esce mai. Crater Sink si trova in cima a Tallulah’s Wall,
un picco roccioso alto 360 metri che incombe sulla parte nordorientale di
Niceville.
Più di ventimila abitanti di questa
misteriosa cittadina sono scomparsi in circostanze inspiegabili nel corso dei
secoli. Qualcuno è anche tornato improvvisamente senza saper dare spiegazioni. Qualcun
altro è morto per poi ritrovarsi vivo. Niente è definitivo a Niceville, ma una
cosa è certa: non tutti coloro, che vi vivono, sono brave persone. Mistero che
si sovrappone ad altre vicende terribili ed inspiegabili. Tanto, tutto in una
trilogia riuscitissima.
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