MENTE CRIMINALE, oltre
500 pagine che si leggono ininterrottamente, come tutti i romanzi di KARIN
SLAUGHTER, scrittrice che adoro.
Nuova indagine portata a
termine insieme a Will Trent, Faith
Mitchell e Sara Linton.
Da quando le due squadre
investigative, quella della serie di romanzi con l’agente speciale del Georgia
Bureau of Investigation, Will Trent, e quella del Grant County con il medico legale,
Sara Linton, si sono unite le indagini sono diventate sempre più complesse.
Mentre in ABISSO SENZA
FINE, abbiamo seguito un caso che coinvolgeva da vicino Faith Mitchell, partner
professionale di Will Trent, insieme a sua madre Evelyn Mitchell, la quale
facendo carriera, sempre nello stesso ambito della figlia, prima di pensionarsi,
era diventata capitano di polizia, in questa particolare indagine, di MENTE
CRIMINALE, abbiamo Will Trent e il suo passato e non solo, poiché a orientare
la sua vita è stata Amanda Wagner, suo supervisore.
Quando per le donne era
difficile integrarsi in un ambiente maschilista, come quello della polizia di
Stato, Amanda faceva squadra con Evelyn e, parte del loro passato e di una loro
indagine, molto coinvolgente, affiora in alcuni dei capitoli di MENTE
CRIMINALE, precisamente quelli datati 1975, anno di nascita di Will Trent.
Già questi presupposti,
ossia il coinvolgimento diretto e inconsapevole di Will Trent e la narrazione del
caso del 1975, hanno reso interessante l’indagine attuale che ha ancora
qualcosa da risolvere e, come in tutti i romanzi di KARIN SLAUGHTER, non è mai
semplice da decifrare. Le indagini si svolgono nell’arco di quarant’anni, poiché
a volte risolvere un caso richiede davvero tantissimo tempo, nell’attesa che il
colpevole compia un passo falso.
Introspettivo quanto il
romanzo precedente, ha l’elemento aggiunto di decifrare parte del mistero che
aleggia dietro Will Trent e il suo carattere complesso, con quel qualcosa di
irrisolto e, forse, di irrisolvibile.
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