Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe accaduto? Nel
mio cuore, Stephen King è stato soppiantato da Carsten Stroud. La sua trilogia,
Niceville, mi entusiasma sempre di più.
Ho appena finito il secondo volume della trilogia,
I confini del nulla, e vi posso assicurare che il nulla sembra non avere
confini in una storia avvincente e assolutamente superlativa nell’esito.
Rainey, il bambino scomparso e ritrovato in
Niceville, è sempre più inquietante ed ha un segreto: quella nuova cosa è
dentro di lui, ma lui non sa cos’è.
Il primo romanzo, che dà il nome alla trilogia,
Niceville, ha lasciato il lettore in sospeso con un eclatante finale catastrofico,
impensabile e sconvolgente.
Il lettore era rimasto a chiedersi cosa avrebbe
inventato Carsten Stroud per il seguito.
Le vicende, ambientate nell’omonima cittadina, sin
dall’inizio, si complicano e si dipanano, introducendo nuovi personaggi e
inediti risvolti. Ad un certo punto, prosegue risolvendo alcune delle vicende,
mentre la storia principale che ruota intorno al detective della omicidi, Nick
Kavanaugh, si rinnova di mistero. Niceville è quel luogo, apparentemente
tranquillo, ma profondamente strano, dove tutti i cittadini hanno segreti su
segreti e dove le ombre rincorrono i vivi ed, in particolare, i discendenti
delle quattro famiglie fondatrici.
I confini del nulla è un romanzo pieno di orrore,
visioni, fantasmi, delitti efferati e molto altro ancora. La componente mistery della ghost story domina sulle vicende dei protagonisti, ma non manca
anche quel tocco di azione, di avventura e poliziesche sparatorie, cui Carsten
Stroud ci ha abituati. Il mio cattivo preferito, un intrigante uomo d’azione
alla Clint Eastwood, Coker, è ancora vivo, mentre altri personaggi sembrano
essere usciti di scena. Niceville continua ad essere una città che ha segreti
sepolti e nella quale i cittadini non possono mai essere completamente
tranquilli, sebbene riescano infine ad avere un po’ di tregua, che il lettore
percepisce come apparente ed instabile. Sicuramente, Carsten Stroud ha in mente
molti risvolti interessanti da far prendere alle vicende, mentre su Niceville,
oltre al Crater Sink, incombe anche la leggenda Cherokee di Tal’ulu, la
mangiatrice di anime.
1 commento:
non vedo l'ora di leggere il terzo !
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