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venerdì 3 maggio 2013

The Walking dead. La strada per Woodbury di Robert Kirkman e Jay Bonansinga

Il mondo così come ce lo immaginiamo cambia totalmente fra le pagine dei romanzi, scritti a quattro mani, da Robert Kirkman e Jay Bonansinga.

Della saga dei romanzi, ispirati ai fumetti e alla famosissima serie tv The Walking Dead, dopo L’ascesa del Governatore, il seguito è La strada per Woodbury. Entrambi sono libri paragonabili a due autentiche, passatemi il termine, “bibbie” per il pubblico dei fan. Si scopre così tanto, così bene (perché lo stile degli scrittori è impareggiabile), che si guarda alle puntate della serie tv con un occhio diverso, grazie a tutte le rivelazioni che arricchiscono la trama e il personaggio più odiato, temuto e, allo stesso tempo, amato dagli appassionati del genere.

Philip Blake è più di quello che possiamo intuire e già, dopo la lettura di L’ascesa del Governatore, sappiamo chi lui sia “davvero”. La sua identità non è più celata nel mistero e il suo passato avvolto nella nebbia. Conosciamo la sua indole, ma soprattutto la sua follia senza limiti e molto ancora di lui si scopre in La strada per Woodbury, dove giunge la protagonista Lilly Caul, una giovane sopravvissuta alla pestilenza che, senza alcun preavviso, ha investito i quartieri periferici di Atlanta. Lilly non è sola, ma ha con lei un piccolo gruppo, che lotta faticosamente per sopravvivere agli attacchi degli zombie. La situazione peggiorerà ancora di più quando giungerà a Woobury, che ormai è guidata da colui che si fa chiamare il Governatore, in un periodo ancora antecedente all’arrivo di Rick e dei suoi.

Non si può non osannare anche questo secondo romanzo distopico, ricco di orrore, paura, suspense e colpi di scena, scritto in modo magistrale.

Dopo essere rimasta folgorata dal primo romanzo, non avrei mai creduto che il secondo riuscisse a bissarne le sensazioni di tensione e quel brivido, continuato e intenso, che ti intrappola nei righi e nelle pagine, ma La strada per Woodbury brilla di altrettanta luce propria, esattamente come L’ascesa del Governatore.

Nessuno dei due romanzi eclissa l’altro e ci sono tutti i presupposti affinché anche l’ultimo attesissimo romanzo della trilogia risulti altrettanto esplosivo.

Anche La strada per Woodbury merita una nota di encomio. 
È un distopico fantastico!

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