Il mondo così come ce lo immaginiamo cambia
totalmente fra le pagine dei romanzi, scritti a quattro mani, da Robert Kirkman
e Jay Bonansinga.
Della saga dei romanzi, ispirati ai fumetti e alla
famosissima serie tv The Walking Dead, dopo L’ascesa del Governatore, il
seguito è La strada per Woodbury. Entrambi sono libri paragonabili a due
autentiche, passatemi il termine, “bibbie” per il pubblico dei fan. Si scopre
così tanto, così bene (perché lo stile degli scrittori è impareggiabile), che
si guarda alle puntate della serie tv con un occhio diverso, grazie a tutte le
rivelazioni che arricchiscono la trama e il personaggio più odiato, temuto e,
allo stesso tempo, amato dagli appassionati del genere.
Philip Blake è più di quello che possiamo intuire e
già, dopo la lettura di L’ascesa del Governatore, sappiamo chi lui sia
“davvero”. La sua identità non è più celata nel mistero e il suo passato
avvolto nella nebbia. Conosciamo la sua indole, ma soprattutto la sua follia
senza limiti e molto ancora di lui si scopre in La strada per Woodbury, dove
giunge la protagonista Lilly Caul, una giovane sopravvissuta alla pestilenza
che, senza alcun preavviso, ha investito i quartieri periferici di Atlanta.
Lilly non è sola, ma ha con lei un piccolo gruppo, che lotta faticosamente per
sopravvivere agli attacchi degli zombie. La situazione peggiorerà ancora di più
quando giungerà a Woobury, che ormai è guidata da colui che si fa chiamare il
Governatore, in un periodo ancora antecedente all’arrivo di Rick e dei suoi.
Non si può non osannare anche questo secondo
romanzo distopico, ricco di orrore, paura, suspense e colpi di scena, scritto
in modo magistrale.
Dopo essere rimasta folgorata dal primo romanzo,
non avrei mai creduto che il secondo riuscisse a bissarne le sensazioni di
tensione e quel brivido, continuato e intenso, che ti intrappola nei righi e
nelle pagine, ma La strada per Woodbury brilla di altrettanta luce propria,
esattamente come L’ascesa del Governatore.
Nessuno dei due romanzi eclissa l’altro e ci sono
tutti i presupposti affinché anche l’ultimo attesissimo romanzo della trilogia
risulti altrettanto esplosivo.
Anche La strada per Woodbury merita una nota di
encomio.
È un distopico fantastico!
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