E invece la “Trilogia dei Sensi” di Anne Rice
riesce a dare piacere anche al lettore o alla lettrice che decida di accostarsi
a questa saga di romanzi, altamente erotici, intrinsecamente filosofici e
fortemente comprensibili per una nicchia di prescelti.
Ho riscontrato solo la più autentica perfezione e
la più pura bellezza in ogni singola, perversa pagina di questa trilogia. Dopo
RISVEGLIO, dopo ABBANDONO, dopo una serie di, sempre sorprendenti, esperienze
erotiche, il terzo ed ultimo capitolo, che narra la versione immaginata da Anne
Rice delle vicende, mai del tutto svelate, della fiabesca Bella addormentata, una
volta destata dal suo interminabile sonno, tutto si conclude con un classico,
magnifico idillio dei sensi.
Durante il suo percorso formativo fatto di
umiliazione, sottomissione e perversione, Bella ha imparato il giusto modo di
vivere e di rapportarsi agli altri.
La schiavitù l’ha profondamente cambiata e l’ha
avvicinata all’inimmaginata ed agognata estasi erotica.
Dopo il Castello, dopo il Villaggio, Bella è
destinata a scoprire la perfezione che è in lei, affrontando la vita nelle sale
del palazzo del Sultano, dove nuove forme di crudeltà aspettano lei e i suoi
compagni di sventure, Tristano e Laurent.
Dopo aver conosciuto il mondo della perdizione,
essere stata umiliata, vessata, stuprata, sottomessa, venduta e finanche
inaspettatamente rapita, Bella, preda delle sue sensazioni, ha imparato a conoscere
la vita dei sensi, l’essenziale che la fa sentire viva. Anche l’amore, quello
dei sentimenti che fanno vibrare il cuore, ha fatto parte del suo percorso di
conoscenza, non soltanto sessuale. Alcune emozioni si sono sovrapposte alle
altre. La condivisione di così tanto sapere non poteva esserle preclusa. Il suo
terribile Principe ha mantenuto quella che era stata la sua originaria promessa
e così anche Anne Rice ha saputo soddisfare il suo lettore più esigente,
concludendo la Trilogia dei Sensi con un messaggio inaspettatamente intenso.
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