Martedì 28 maggio
ore 18.00
ore 18.00
presso la Sala Montanelli -  via Solferino, 26/A
Ferruccio de Bortoli e Mario Calabresi 
presentano
Gli Ultimi. La magnifica storia dei vinti
di Domenico Quirico (inviato de la Stampa) 
IL LIBRO 
La
 Storia ha assegnato ad alcuni personaggi il compito, affascinante, 
crudele e immane, di liquidare o di scuotere dalle fondamenta 
costruzioni storiche secolari, possenti ideologie, imperi e regni che 
avevano quasi assorbito il mondo. Un compito tragico nel senso classico 
del termine: perché la maggioranza tra gli Ultimi si è caricata sulla 
schiena questo peso essendone pienamente consapevole. Tutti erano in 
qualche modo certi che, comunque avessero assolto l’impegno, sarebbero 
rimasti nella Storia con il marchio degli infami, dei vinti, di notai 
miserabili di una eredità dilapidata, di traditori di fedi che dovevano 
essere incrollabili. Non c’è riconoscenza per gli Ultimi che sono sempre
 dei vinti agli occhi dei posteri. Eppure il Mondo Nuovo, che sorge 
sulle ceneri del Vecchio, spesso è opera loro. Tanti i casi e le storie 
esemplari: da Dario, il fragile, umanissimo, disperato rivale di 
Alessandro, a Gorbaciov, tormentato e malaccorto affossatore dell’Impero
 rosso di Lenin e di Stalin; da Atahualpa, ultimo inca paralizzato dai 
presagi della fine a Pu Yi, che nacque imperatore nella città proibita e
 finì guardia rossa; da Romolo Augustolo, l’imperatore per conto di un 
padre che non voleva la porpora pur avendo il potere, a Benedetto XVI 
che scoprì all’improvviso che non si può guarire neppure la chiesa 
dall’ingiustizia e dalla stupida ferocia degli uomini.
Un libro affascinante, un grande racconto degli infami e dei vinti della Storia che invita a cercare nella sconfitta, nella decadenza e nell’oscurità del declino la luce e il vagito del Mondo Nuovo.
Un libro affascinante, un grande racconto degli infami e dei vinti della Storia che invita a cercare nella sconfitta, nella decadenza e nell’oscurità del declino la luce e il vagito del Mondo Nuovo.
Il formidabile racconto degli infami e dei vinti della Storia che invita a cercare nella sconfitta, nella decadenza e nell’oscurità del declino la luce e il vagito del Mondo Nuovo.
Domenico Quirico è giornalista de La Stampa, responsabile degli esteri, corrispondente da Parigi e ora inviato. Ha seguito in particolare tutte le vicende africane degli ultimi vent’anni dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alla primavera araba. Ha vinto i premi giornalistici Cutuli e Premiolino. Ha scritto quattro saggi storici per Mondadori (Adua, Squadrone bianco, Generali e Naja) e Primavera araba per Bollati Boringheri.




















 

 
 

1 commento:
Molto interessante davvero!
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