William Landay
LO
STRANGOLATORE
Pagine 512 – 12,90
in libreria dal 21 marzo
“Un thriller incredibilmente intricato... Le scene
sono vivide e la trama emozionante.” The New Yorker
Una trama originale e intrigante, personaggi inediti e
un intreccio che non dimenticherete facilmente; questo è il nuovo romanzo di
William Landay, l’autore del best seller In
difesa di Jacob.
Boston, 1963. C’è tensione
nell’aria. Agli angoli delle strade i venditori di giornali gridano titoli scioccanti,
mentre nel sottobosco criminale della città è in corso una guerra senza
esclusione di colpi tra gang. Ma la cosa più terrorizzante per i cittadini è il
misterioso killer che ha già colpito dodici volte, e che passerà alla storia
come lo Strangolatore di Boston. Per i tre fratelli Daley, figli di un
poliziotto, il crimine è l’impresa di famiglia. È solo che si trovano su sponde
diverse. Joe, il maggiore, è un poliziotto dai modi duri con un debole per le
scommesse – belle donne e cavalli perdenti – e in rotta di collisione con il
crimine organizzato. Michael, il mezzano, è un avvocato laureato ad Harvard
alle dipendenze di un procuratore ambizioso. Ricky, il più giovane, è il
fratello scavezzacollo, esperto scassinatore. Un giorno lo Strangolatore colpisce
ciò che i tre hanno di più caro al mondo, costringendoli a prendere posizione,
a guardare più a fondo nella rabbia omicida dell’assassino, nei terribili segreti
di famiglia e nel mistero di una morte che li ha cambiati per sempre. Fino al
punto in cui due misteri si scontrano rivelando una verità sconvolgente.
William Landay si
è laureato in giurisprudenza a Yale ed è stato a lungo procuratore
distrettuale. Morte di uno sbirro ha
vinto il Dagger Award 2003 come miglior crime di debutto, mentre Lo strangolatore è arrivato finalista
nel 2007 allo Strand Magazine Critics Award come miglior thriller dell’anno.
William Landay vive e lavora a Boston. Nel 2012 Timecrime ha pubblicato anche In difesa di Jacob, uscito in Italia in
anteprima mondiale.
«Scrivo thriller perché
nel crimine c’è qualcosa di profondamente drammatico; offre a un narratore un
materiale ricchissimo, e lo ha sempre fatto. Molti dei grandi classici della letteratura
altro non sono, in fondo, che storie di crimini.» William Landay
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Tom Wood
KILLER
Pagine 592 – 12,90
in libreria dal 21 marzo
“Un thriller incredibilmente intricato...
Le scene
sono vivide e la trama emozionante.”
The New Yorker
Ricco di suspense e azione, Killer è un thriller magistrale, una lettura obbligata per gli
appassionati di Lee Child e Robert Ludlum.
Victor è un sicario,
un uomo senza passato e senza identità. Nessuno ne conosce le fattezze, nessuno
sa dove viva. Trascorre la sua esistenza nascondendosi da tutto e da tutti, evitando
di costruire legami, ed eseguendo i lavori più sporchi senza mai lasciare
traccia. Pagato per uccidere un ex ufficiale della Lettonia, Victor porta a
termine il compito con fredda e calcolata efficienza, ma qualcosa non va come
previsto. Qualcuno gli tende un’imboscata nell’albergo dove alloggia, e da
cacciatore, Victor si ritrova a essere un bersaglio, braccato da assassini
spietati che lo vogliono morto. Nel tentativo di scoprire chi voglia sbarazzarsi
di lui, il killer, ora preda ambita e temuta, decide di fare squadra con una
donna bellissima, Rebecca, un’ex analista della CIA, divenuta anche lei
bersaglio degli assassini. Ben presto Victor si ritrova costretto a fuggire attraverso
quattro continenti, ricercato dai servizi segreti e dalla polizia di vari
Paesi. Sarà difficile trovare la verità, nascosta in una rete di segreti
intessuta da spie, membri dell’intelligence russi e americani, ex ufficiali della
Marina e soldati delle forze speciali, ognuno spronato da torbide e infami
motivazioni. Qual è il motivo per cui tutti li vogliono morti? Cosa nasconde di
tanto minaccioso il loro passato?
Tom Wood è
nato nello Staffordshire, in Inghilterra. Vive a Londra. Ha fatto vari lavori e
ora scrive a tempo pieno. Killer è il
suo primo romanzo e anche il primo della serie che vede protagonista Victor,
seguito dai romanzi The Enemy e The Game.
1 commento:
Concordo in pieno con la frase evidenziata di William Landay, dedicata al genere.
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