Dall'autore di The First
Law, la più raffinata trilogia epic-fantasy
degli ultimi tempi, con più di 300.000 copie vendute e che Gargoyle
pubblicherà nella primavera del
2013,
arriva per la prima volta in Italia, dopo essere
stato a lungo atteso dai
lettori
TRE
UOMINI. UNA BATTAGLIA. NESSUN EROE.
Raccontano che Nero abbia ucciso più uomini che
l'inverno, e si sia fatto strada per conquistare il trono del Nord su un cumulo
di teschi. Raccontano che il Re dell'Alleanza non se ne sia rimasto a guardare
sorridendo mentre l'altro avanzava con furia crescente. Gli ordini sono stati
dati e gli eserciti dei due opposti schieramenti sono alle prese con le terre
fangose del Nord. È verso
una collina dimenticata da tutti, conosciuta come "Gli Eroi", che stanno
convergendo migliaia di soldati. Con loro hanno un sacco di metallo
affilato... Tre sanguinosi giorni di battaglia decideranno il destino
del Nord. Intrighi, debolezze, ostilità e meschine gelosie piagheranno gli
eserciti nemici - da una parte l'irreggimentata Alleanza, e dall�altra gli
astuti guerrieri del Nord - sfiancandoli ogni giorno di più, ed è
improbabile che, alla fine, saranno i cuori più nobili e le armi più potenti a
prevalere.
In The Heroes la brutale e realistica
cronistoria di un'imponente battaglia lunga tre giorni incontra
l'epic-fantasy. A fronteggiarsi due armate, una molteplicità di
personaggi, ognuno con il proprio punto di vista, e persino due donne, Portento
e Finree. I loro animi pusillanimi sono agitati da bieche ambizioni e vizi, le
loro menti tessono astuti piani, ma a guidarli e a decidere del loro
destino è un'unica, ferrea e ineluttabile logica: quella della guerra.
Nessun'altra morale è loro consentita. Al combattere non ci si può
sottrarre perché "combattere è vivere"; questa è la loro missione e
forse, nella fede con cui la assolvono, risiede l�unico eroismo permesso. Che la
guerra non abbia nulla di glorioso lo sanno bene i guerrieri di Abercrombie, e
lo sanno al punto di apparire cinici, eppure al contempo, profondamente umani
nella loro debolezza e imperfezione. "La cosa giusta non è mai quella più
sicura da fare", riflette a un certo punto un personaggio, e un altro
commenta: "Quasi ti chiedi perché uno sceglie di fare quello che facciamo
[...] forse siamo troppo codardi per fare qualunque altra
cosa".
Joe Abercrombie nasce a
Lancaster nel 1974. E' il 2002 quando, allora studente di Psicologia
all'Università di Manchester, pensa di scrivere una trilogia fantasy e inizia la
stesura del primo episodio. Trasferitosi a Londra, lavora come montatore
freelance e produttore di format televisivi di vario tipo e termina di scrivere
quello che diventerà The Blade Itself. Dopo aver incassato lo
scetticismo di alcuni degli agenti letterari pi� influenti del Regno Unito,
Gollancz (storica etichetta britannica famosa per essere, tra gli altri,
l'editore di George Orwell) ne acquista i diritti, vincolando Abercrombie a
pubblicare l'intera serie per un giro d'affari a 7 zeri. A The
Blade Itself (2007) seguono They Are
Hanged e Last Argument of
Kings (2008). La trilogia The First
Law si rivela un enorme successo tra i lettori
anglosassoni. The Blade Itself, in particolare, è un vero e
proprio boomerang editoriale: Abercrombie viene riconosciuto come miglior nuovo
scrittore fantasy ed è finalista al prestigioso "John Campbell Award",
moltissimi Paesi inoltre acquistano i diritti del volume. Sempre Gollancz pubblica i
romanzi - singoli e ambientati nello stesso mondo di The First Law
- Best Served Cold (2009) e The
Heroes (2011).
UN CLASSICO DELL'HORROR
CONTEMPORANEO
L'INVERNO DELLA PAURA
DAN SIMMONS
(Gargoyle
Pocket, euro 9.90, pp. 361)
Fino a quando il passato può condizionare la nostra vita?
Quanto è labile il confine tra dolore e
follia?
Dale Stewart torna dopo più di quarant'anni nella cittadina rurale di Elm
Haven in Illinois.
Diventato scrittore, l'uomo è oppresso da recenti
vicissitudini che lo hanno spinto a tentare il suicidio. Decide di trasferirsi
nella fatiscente fattoria dei McBride, dove l'amico fraterno
Duane è morto in circostanze inquietanti a soli undici
anni e dove viveva col padre. E' come se Dale volesse trarre da
quella dimora familiare la linfa necessaria per riprendere la stesura di un
romanzo che racconta della memorabile estate di
quarant'anni prima. L'uomo è convinto che concentrarsi sul passato gli
permetterà di non soccombere alla devastazione del presente, non immaginando
quanto tale aspettativa risulterà errata. Verrà infatti catapultato in un
vortice di circostanze sconvolgenti, fra spettrali cani feroci, minacciosi punk neo-nazisti,
messaggi criptici sul
computer...
Un'antica entità maligna è tornata a manifestarsi in tutto il suo
orrore.
Dan Simmons (1948) E' reputato tra i massimi autori
contemporanei americani. Dopo 18 anni d'insegnamento, nel 1985
pubblica Il canto di
Kali, suo primo romanzo che vince
il World Fantasy
Award. Da allora lo scrittore dell'Illinois ha dat o alle stampe oltre 20 romanzi e diverse antologie di
racconti. La sua lunga e prolifica carriera - costellata di un'infinità di
premi, tra cui due World Fantasy
Award,
diversi British
Fantasy e Sci-Fi Award, oltre che
quattro Bram Stoker
Award, il massimo riconoscimento per
un autore di horror. Per la sua duplice attività di scrittore e giornalista,
è stato, inoltre, premiato con il National Phi Beta Kappa
Award.
Di Dan Simmons Gargoyle ha
pubblicato L'estate della paura (2006, nuova
traduzione e versione integrale, 2012 ed. pocket), L'inverno della paura (2008, ed. pocket 2012) e Danza macabra (2009, nuova traduzione e versione
integrale).
ANNE PERRY, LOREN D.ESTLEMAN E
ALTRI
(Gargoyle
Pocket, euro 9.90, pp. 321)
DA
OLTRE UN SECOLO, LE INDAGINI DI SHERLOCK HOLMES INCANTANO MILIONI DI LETTORI
APPASSIONATI, PER QUESTO CONTINUANO INCESSANTI
Il
mancato omicidio di un anziano e facoltoso Colonnello per mezzo di un'enorme e
pesantissima campana le cui corde si sono improvvisamente allentate, il furto di
uno splendido smeraldo accuratamente riposto nella credenza del salotto di
un'accogliente magione, la fastidiosa apparizione di tre spettri ai danni di un
ambizioso banchiere, l'indagine attorno all'assassinio di un vecchio Conte
italiano, questi e altri ancora i casi che Sherlock Holmes è chiamato a
risolvere, assieme al fido Watson, nei giorni di Natale.
Holmes
mi chiese il significato
dell'ultimo scambio di battute. Ero stupefatto. "Sicuramente
conoscete Il
Canto di Natale di Charles Dickens! Tutti gli scolari inglesi vengono
costretti a leggere la storia ogni Dicembre". "Ero uno scolaro anomalo, e non ho
la più pallida idea di quello a cui vi riferite". In breve, nella carrozza sulla
via di ritorno a Baker Street, riassunsi la più inglese delle storie di Natale e
la sua indimenticabile galleria di personaggi: Ebenezer Scrooge, l'avaro
banchiere che odiava le feste; Bob Cratchit, il suo impiegato infinitamente
paziente; l'adorabile figlio minore storpio di Cratchit, Tiny Tim; e i tre
spettri che fecero visita a Scrooge e lo spinsero a convertirsi all�amore e al
perdono. Holmes ascoltò con vivo interesse. [...] "Se voi e io stanotte non staremo
attenti, Watson, il vostro Signor Dickens potrebbe anche essere involontario
complice di un omicidio".
(Dal racconto
"L'avventura dei tre spettri" di Loren D. Estleman).
Vera
delizia per tutti gli amanti della riscrittura di qualità,
l'antologia Un Natale in Holmes raccoglie
quattordici short stories scritte dai più conosciuti autori del
genere, da Anne Perry a Loren D. Estleman,
da Jon L. Breen a Carole Nelson Douglas,
da J. N. Williamson a Reginald
Hill.
Le
vicende narrate nella raccolta avvincono il lettore per le trame ben
architettate, gli ambienti deliziosamente retrò e per la
forza dei personaggi, mentre l'atmosfera natalizia aleggia stuzzicante ma mai
invadente.
Dovendo scegliere, Simmons!
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