Katherine di Anya Seton
Beat - pag. 576 - € 13,90 - romanzo
La storia d’amore tra Katherine Swynford e il duca di Lancaster nell’Inghilterra del XIV secolo.
Tradimenti e passioni, omicidi e pentimenti, abbandoni e promesse nel paese devastato dalla Peste Nera.
Inghilterra,
XIV secolo. Educata in un convento, Katherine de Roet, figlia di un
araldo fiammingo, a quindici anni giunge alla corte di Enrico III, al
seguito di sua sorella Philippa, damigella della regina. Bellissima,
nel giro di un anno va in sposa al cavaliere Hugh Swynford che possiede
il maniero di Kettlethorpe e fa parte del seguito di John of Gaunt, il
duca di Lancaster.
È l’epoca di Geoffrey
Chaucer, di splendide residenze reali, di tornei e battute di caccia e
di sfarzosi banchetti. È l’epoca della grande epidemia di peste del 1348
la Morte Nera, che uccide un terzo della popolazione, eliminando a
Londra l’intera corporazione dei sarti e dei cappellai e di grandi
rivolte e tumulti della popolazione stremata dalla carestia.
È l’epoca, infine, della più grande storia d’amore del Medioevo: quella
tra Katherine e John of Gaunt, un amore tormentato, contrastato,
scandaloso per l’epoca. Al seguito di John of
Gaunt, Katherine viene dapprima nominata governante delle due figlie del
duca di Lancaster e della sua prima moglie Blanche. Alla morte di
Blanche, diviene l’amante ufficiale di John, ma nel 1381 le pressioni
della corte e il prestigio crescente del duca di Lancaster costringono
quest’ultimo a porre fine alla relazione. Katherine torna a Kettlethorpe
coi quattro figli avuti da John, additati al disprezzo di tutti con
l’appellativo di Bastardi Beaufort (dal nome di un possedimento di John
in Francia). Lei stessa viene definita nelle cronache dell’epoca «a
witch and a whore» (una strega e una prostituta) e «a devil and
enchantress» (un demonio e un’incantatrice).
Attraverso lutti, guerre, adulteri, assassini, abbandoni e ricongiungimenti, la passione tra Katherine e John of Gaunt, tuttavia, non finirà mai e nel 1396, nella cattedrale di Lincoln, culminerà in uno sfarzoso matrimonio.
Con un ritmo narrativo e una scrittura che avvincono il lettore, Anya Seton fa rivivere questa celebre vicenda come se fosse accaduta ieri.
Attraverso lutti, guerre, adulteri, assassini, abbandoni e ricongiungimenti, la passione tra Katherine e John of Gaunt, tuttavia, non finirà mai e nel 1396, nella cattedrale di Lincoln, culminerà in uno sfarzoso matrimonio.
Con un ritmo narrativo e una scrittura che avvincono il lettore, Anya Seton fa rivivere questa celebre vicenda come se fosse accaduta ieri.
Anya Seton nasce a New York nel 1904 e muore nel 1990. Ha scritto numerosi romanzi storici, tutti di grande successo, tra cui La turchese, La locanda del focolare, Verde oscurità e Il castello di Dragonwyck. Katherine,
l’opera che le ha dato notorietà, viene considerato un vero e proprio
classico, l’opera che ha aperto il romanzo storico al romance, alla
storia d’amore.
Non abbastanza morta di Rex Stout
beat - giallo - € 9 - pag. 208
Introdotte da Giancarlo De Cataldo, l’autore di Romanzo criminale, due storie che vedono il celebre detective impegnato sul fronte di guerra.
L’America
è in guerra. Archie Goodwin,braccio destro di Wolfe, è stato richiamato
alle armi e, incredibile a dirsi, anche il pigro, cinico Wolfe ha
deciso di dare il suo contributo alla patria arruolandosi. In compagnia
del suo fido cuoco Fritz Brenner, l’illustre detective si addestra ogni
giorno, incurante delle richieste di Lily Rowan, un’attraente ragazza
che cerca di convincerlo a proteggere la sua amica Ann Amory, in
pericolo per aver scoperto qualcosa di terribile su una certa persona.
Peccato per Ann, soprattutto, che verrà trovata da Lily Rowan con una
sciarpa azzurra stretta intorno al collo... «non abbastanza morta».
Rex Stout
nasce nel 1886 e muore nel 1975 negli Stati Uniti. Sin da piccolo
rivela il suo genio: a tre anni ha già letto la Bibbia, a dieci tutti i
testi di filosofia, storia, scienza e poesia del padre insegnante. A
tredici anni è campione di ortografia del Kansas. Nel 1912 comincia a
scrivere per riviste e settimanali. Nel 1934 pubblica Fer-de-Lance,
il primo volume delle inchieste di Nero Wolfe. Il successo si ripete
regolarmente per tutti i 42 successivi volumi, sfornati pressappoco al
ritmo di uno all’anno. Nel 1959 viene premiato con il Mystery Writers of America Grand Master.
Le sorelle fatali di Eleanor Brown
Beat - pa. 358 - € 9 - romanzo
Rosalinda, la sorella maggiore, è seria e posata;
Bianca, la secondogenita, è bella e seducente; Cordelia, la più amata e
la piccola di casa, è insicura e sempre alla ricerca di un senso da dare
alla sua vita. Sono le sorelle fatali, figlie di un eccentrico
professore universitario talmente ossessionato da Shakespeare da
esprimere i propri sentimenti attraverso i versi del poeta.
Ormai trentenni, dopo aver percorso strade differenti, si ritrovano nella casa dei genitori per stare accanto alla madre, colpita da una terribile malattia. L’incontro, però, diventa il pretesto per nascondersi dalle loro vite e dai loro fallimenti.
Ormai trentenni, dopo aver percorso strade differenti, si ritrovano nella casa dei genitori per stare accanto alla madre, colpita da una terribile malattia. L’incontro, però, diventa il pretesto per nascondersi dalle loro vite e dai loro fallimenti.
Eleanor Brown
è nata a Washington, D.C., e cresciuta con i genitori e due sorelle in
una famiglia con la passione per la letteratura. Laureata in Lettere,
vive in Colorado con il suo compagno, lo scrittore J.C. Hutchins.
La buona società di Amor Towles
Beat - pag. 400 - 9 € - romanzo
La notte di capodanno del 1937, Evelyn Ross, bionda
naturale del Midwest approdata a New York in cerca di fortuna, e Katey
Kontent, giovane donna di buone letture che, per sbarcare il lunario,
sbriga la corrispondenza in uno studio legale, incontrano in uno
scalcagnato night club del Greenwich Village a New York, Theodore Grey,
detto Tinker, banchiere a Wall Street, con appartamento al 211 Central
Park West, ventidue piani con terrazzo, Mercedes coupé color argento
vivo e liason con Anne Grandyn, ufficialmente sua madrina e, altrettanto
ufficialmente, regina della mondanità newyorchese. In una parola,
l’uomo del destino, colui che le condurrà nella «buona società»
newyorchese della fine degli Anni Trenta, al termine di quel «decennio
snervante» in cui la musica di Billy Holiday, i party in frac e cravatta
nera, i cocktail a base di martini dry sono l’ultimo lusso che New York
strappa alla Grande Depressione prima di precipitare nel baratro di una
guerra i cui venti spirano già in Europa.
Amor Towles
è nato a Boston nel 1964. Si è laureato a Yale e ha conseguito un
dottorato in letteratura inglese a Stanford. È un grande appassionato di
storia dell’arte, soprattutto della pittura di inizio Novecento, e di
musica jazz. Vive a Manhattan con la moglie e i due figli. La buona società è il suo primo romanzo.
La piazza del diamante di Mercé Rodoreda
romanzo - Beat - pag. 192 - € 9
Nel cinquantesimo anniversario della sua prima
pubblicazione, torna in libreria il più bel romanzo su Barcellona, una
pietra miliare nella letteratura spagnola del ’900. Natàlia
è una ragazza semplice, ingenua, che nella Barcellona repubblicana e
poi durante la guerra civile vive il dramma della miseria, la perdita
del marito, la solitudine, finché un nuovo amore non le aprirà la
possibilità di una vita diversa.
Con una toccante intensità, Natàlia più che raccontare sembra suggerire, con la sua voce delicata, i sentimenti, la sensibilità, tutta la fragilità e la complessità dell’animo femminile.
Con una toccante intensità, Natàlia più che raccontare sembra suggerire, con la sua voce delicata, i sentimenti, la sensibilità, tutta la fragilità e la complessità dell’animo femminile.
Mercè Rodoreda,
considerata-per lo stile e l'efficacia descrittiva-una nuova Virginia
Woolf, è la scrittrice più letta e tradotta della letteratura catalana.
Politicamente impegnata nell'attività antifascista, dopo la vittoria di
Franco sceglie la via dell'esilio. Tornerà in patria solo nel 1972. E'
autrice di numerosi romanzi e raccolte di racconti tra cui: Aloma, La Piazza del diamante, Via delle camelie, Lo specchio rotto, Il giardino sul mare, Quanta, Quanta Guerra, La mia Cristina e altri racconti.
La solitudine del maratoneta di Alan Sillitoe
Beat - romanzo - pag. 224 - € 9
La solitudine del maratoneta,
uno dei grandi capolavori del realismo inglese contemporaneo, deve la
sua fama in parte a una suggestiva trasposizione cinematografica di Tony
Richardson, ma soprattutto allo stile innovativo, e ancor oggi
modernissimo, della scrittura di Sillitoe. Il racconto che dà il titolo
alla raccolta è un lungo e inarrestabile fiume in piena di sessanta
pagine che ripercorre, al ritmo dei suoi passi durante una gara di
maratona, i pensieri agitati del protagonista. Colin Smith, un giovane
scapestrato rinchiuso in un riformatorio, di cui il direttore
dell’istituto ha intuito e incoraggiato il talento sportivo, continuerà a
chiedersi a ogni passo della sua gara per chi o per cosa stia correndo,
trovando l’unica risposta possibile a un passo dal traguardo, che non
raggiungerà mai.
Alan Sillitoe (1928 - 2010) nasce a Nottingham, in Inghilterra. Dopo le prime opere (Leonard's War, The Lost Flying Boat e The Widower's Son), caratterizzate dall'esperienza militare dell'autore, pubblica nel 1958 Saturday Night and Sunday Morning; nel 1959 esce la raccolta The Loneliness of the Long-Distance Runner//La raccolta,
che gli vale l'Hawthornden Prize. Le tematiche del mondo operaio e
della guerra sono comunque rintracciabili in tutti i suoi più noti
scritti: da Il generale (1960), suo secondo romanzo, fino al più recente Raw Material, raccolta di saggi semi-autobiografici. Alan Sillitoe muore a Londra il 25 aprile del 2010.
Lettino di Martha Medeiros
Beat - Romanzo - pag. 128 - € 7
Bella, ricca, felicemente sposata, madre di due
figli ormai grandi, la protagonista di questo romanzo non sa bene, alla
prima seduta dallo psicanalista, la ragione di questa sua scelta. Ma man
mano che le sedute procedono, la sua vita, lentamente, le si sgretola
davanti agli occhi. Lo splendido marito è in realtà un amore corroso dal
tempo, il suo lavoro un autentico fallimento, la morte di sua madre un
dolore mai superato, l’infanzia una zona nera, la giovinezza un
malinteso, la vita sessuale un cimento. Intanto acquista fiducia nel suo
psicanalista, e a lui dice cose che non ha mai detto apertamente
nemmeno a se stessa, davanti a lui ride e piange disperatamente. E
nell’elaborazione di un lutto durato una vita intera, piano piano,
dall’ombra comincia a intravedere uno spiraglio di luce, una luce ancora
lontana, ma finalmente autentica, dalla quale ripartire per ricostruire
sulle macerie del passato.
Martha Medeiros è nata a Porto Alegre nel 1961, è giornalista e autrice di 11 libri. Lettino
è stato il suo più grande successo di pubblico e di critica. Nel solo
Brasile ha venduto oltre 100.000 copie. Il romanzo è stato tradotto di
recente in numerosi altri paesi, tra cui Francia, Portogallo, Spagna.
Una pièce teatrale tratta da Lettino è stata portata in scena con altrettanto successo in Brasile e Portogallo.
Quale vi ha conquistato?
Che dire? Rex Stout, una garanzia. La storia inglese del 1300 un enigma. Barcellona, sempre una magia. Gli.
RispondiEliminaStati Uniti alla vigilia della guerra mondiale, un perfetto copione cimemaografico.