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lunedì 7 agosto 2017

La ragazza in fuga di C.L. Taylor


C.L. Taylor si conferma la mia scrittrice preferita di thriller psicologici.

Dopo IL CONFINE DEL SILENZIO e LARAGAZZA SENZA RICORDI, LA RAGAZZA IN FUGA, nuovo romanzo autoconclusivo, mi ha appassionata dall'inizio alla fine, incuriosendomi con i tanti "perché" disseminati tra le pagine.

Il più accattivante "perché" riguarda sicuramente il personaggio misterioso di Paula: perché tormenta Joanne Blackmore?

L'interesse per la complessa storia personale di Joanne è molto intenso, poiché la sua esistenza viene raccontata, per frammenti, dalla stessa Jo, o Joanne, e da suo marito, Max. A parlarci di lei, però, c'è anche Paula, la quale sinteticamente è come se si rivolgesse alla protagonista per svelarle qualcosa di cui anche lei è all'oscuro.

Jo è una donna di una complessità unica: da anni combatte contro l'agorafobia e gli attacchi di panico. Suo marito Max le sta vicino e cerca di aiutarla come può. Ma il loro matrimonio non è propriamente un'unione felice, poiché i problemi di salute di Jo intaccano la crescita della piccola Elise di appena due anni.

Quando la sicurezza di Elise viene minacciata da Paula, donna del mistero per eccellenza, Jo non esita due volte e fugge, nonostante sia qualcosa di impossibile ed improponibile per lei che ha così tanti problemi, primo tra tutti, abbandonare la routine e l'ambiente domestico.

La fuga di Jo si rivela da subito interessante, poiché si sente braccata da tutti: la sua famiglia, la misteriosa Paula, la polizia, i servizi sociali e il suo stesso passato, non ancora del tutto rimosso.

C.L. Taylor propone, al suo pubblico affezionato di lettori, personaggi femminili dinamici che, nel corso della trama, riescono a trovare dentro sé stesse la forza per superare i loro limiti e a tirarsi fuori dai pericoli.

Ottimo lo stile narrativo. Ingarbugliata, quanto basta, ed estremamente avvincente la trama. Consigliato.

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