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mercoledì 31 maggio 2017

Il giardino delle rose di Christianna Brand


Ho scoperto che i gialli classici di Christianna Brand mi piacciono davvero tanto. La scrittrice britannica, che ha studiato in un convento francescano, prima di approdare alla narrativa gialla, ha lavorato come governante, ballerina, modella, segretaria. Varie esperienze che, in un modo o nell'altro, sono finite nei suoi numerosi romanzi e racconti polizieschi, caratterizzati da uno stile brillante e da ingegnosi intrecci, che risultano sempre sorprendenti, accattivati, avvincenti.

L’ispettore Cockrill è il suo personaggio più noto, ma in IL GIARDINO DELLE ROSE a condurre l'indagine è l’ispettore Chucky.

L'attrice Estella Devigne è molto popolare, non perché sia brava ed abbia talento, ma perché ha una figlia. Sweetheart è nata da una relazione turbolenta con un gangster che sta scontando una condanna in un carcere americano. La bambina è zoppa e vive nascosta in una villetta con un giardino di rose, quella del titolo del romanzo, che si trova in un angolo segreto del Galles.

Questa bambina tanto sfortunata è la protagonista di una rubrica settimanale nella quale la madre, l'attrice Estella, riporta pensieri e poesie della figlia in una sorta di diario. Il pubblico ignora che, a scrivere, inventandosi tutto, è la segretaria dell’attrice, Bunny Paul. Quella che è soltanto una messinscena può, improvvisamente, sgretolarsi quando il gangster viene scarcerato e pretende di vedere la figlia, l’ormai famosa Sweetheart.

Questa è la premessa alla base di un omicidio che si rivela un vero e proprio rompicapo per l’ispettore Chucky.

La narrazione procede con uno stile scorrevole e ricco di colpi di scena. Ottimo poliziesco da non lasciarsi sfuggire.


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