Romano De Marco è uno dei miei autori di noir preferiti.
Il suo stile, studiato, scorrevole e fluente, mi coinvolge sempre
tantissimo. I suoi thriller sono ottimi e non hanno niente da invidiare, ma
semmai da insegnare anche ai classici del genere della letteratura
internazionale.
Il suo modo di narrare crea sapientemente la suspense e riesce a
catturare e a tenere desta l'attenzione del lettore, un capitolo dopo l'altro.
La vita perfetta di Sandra Morrison non è esente da sorprese, anche
disastrose. La sua vita perfetta sfuma completamente quando suo marito, Alan,
viene stato ritrovato morto in uno squallido parcheggio, in circostanze ambigue
che fanno pensare ad un incontro andato male con una prostituta.
Sandra credeva profondamente in suo marito e non lo reputava tipo da
concedersi tali svaghi, assecondando basse perversioni. A cercare di superare
l'orribile omicidio non è sola. Ha sua figlia adolescente, Devon, e non può
permettersi di crollare, come è accaduto alla parte più importante della sua
vita "perfetta".
Sandra è ferita nei sentimenti e profondamente arrabbiata con se stessa
per non essersi resa conto della doppia vita di suo marito, l'uomo con il quale
ha condiviso vent'anni della sua vita e un'infinità di momenti felici.
Sandra deve fare presto i conti con la realtà: forse non conosceva bene
suo marito, come credeva. Scopre presto che lui aveva un segreto più grosso,
inimmaginabile, e quel qualcosa la mette irrimediabilmente in pericolo. All'insaputa
di tutti, Alan stava indagando da tempo su un caso di cronaca nera rimasto
irrisolto trent'anni prima: il rapimento e l'uccisione di sei bambini a
Richmond, in Virginia, per mano di una donna misteriosa che nessuno è mai
riuscito a identificare, la Lilith di
Richmond.
Questa scoperta cambia il punto di vista di Sandra e mette a
repentaglio la sicurezza sua e di sua figlia Devon.
Inizia così una lotta contro il tempo per risolvere il misterioso cold case e scampare alla morte.
È un thriller riuscitissimo, coinvolgente e avvincente.
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