Torneo di bridge con delitto.
Georgette Heyer è stata più volte definita la Jane Austen della
detective story. È proprio vero che con lei il poliziesco diventa più
interessante ed avvincente. Dame e lord, esponenti dell'alta società, diventano
probabili sospettati, ma, prima che ciò accada, uno di loro deve essere la
vittima.
Durante quella che doveva essere un'allegra serata, dedicata al bridge,
va in scena un assassinio. Il gioco a carte, a un certo punto subisce
un'interruzione a causa dell’assenza prolungata di uno dei giocatori. Si è
allontanato per rispondere al telefono nel bel mezzo di una mano.
Tutti giudicano la sua prolungata assenza come una condotta alquanto
scortese. Ma l'uomo in questione ha una giustificazione di tutto rispetto. Infatti,
è assente perché è stato strangolato.
Alla riunione sono presenti 49 persone. 53 contando la servitù. Uno tra
i presenti nell’edificio al momento dell’omicidio è sicuramente il colpevole. Ancora
una volta, Georgette Heyer deve dipanare la sua narrazione, passando in
rassegna una vera folla di potenziali colpevoli, i quali, fortunatamente, si
riducono a 7 per la reale opportunità di commettere il crimine.
Però, questo non risolve facilmente l'indagine che si rivela comunque
un rebus molto intricato.
A condurre l'indagine è l’ispettore capo Hemingway di Scotland Yard.
Il tempo per risolvere il caso è, come al solito, molto ristretto,
poiché chi ha ucciso una volta potrebbe avere tutta l’intenzione di concedersi
un bis, come annuncia clamorosamente il titolo di questo avvincente poliziesco,
DELITTO CON REPLICA.
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