Pagine

domenica 19 febbraio 2017

Lamento di Portnoy di Philip Roth




Philip Roth è lo scrittore statunitense che apprezzo di più.
I suoi libri sono semplicemente geniali.
In LAMENTO DI PORTNOY ho ascoltato e riascoltato il monologo tragicomico del personaggio ideato da PHILIP ROTH. Ho ascoltato perché ho scelto l'edizione audiolibro, edita da EMONS.
Il romanzo è stato letto da Luca Marinelli, attore, già noto nel panorama cinematografico italiano, e pluripremiato, nel 2016, per aver interpretato lo Zingaro in "Lo chiamavano Jeeg Robot".
Il protagonista di LAMENTO DI PORTNOY è il trentatreenne Alex Portnoy, commissario aggiunto della Commissione per lo sviluppo delle risorse umane del Comune di New York. Nel lavoro è abile, intransigente, stimato, ma Alex è un personaggio molto più complesso. Lui ricorre all'analisi dallo psicanalista per comprendere se stesso e sfogare le proprie frustrazioni. Il suo dilemma è capire come mai si senta travolto dai desideri che ripugnano la sua coscienza e da una coscienza che ripugna i suoi desideri. Il suo eterno enigma interiore si espande ad ogni aspetto della sua esistenza, domina i suoi pensieri, tanto da vedersi costretto ad andare in terapia, come un moderno Zeno Cosini. Però, è statunitense.
Ironico e dissacrante, il monologo, lamentoso e tragicomico, di Alex Portnoy comunica al lettore tanto di quel conflitto eterno e comune un po' ad ogni essere umano. Il conflitto è tra i desideri e la coscienza, su cosa è giusto e cosa non lo è, sul perché rincorrere i propri desideri, tenendosi però pronti a fare i conti con la coscienza. Divertente, in maniera intelligente, LAMENTO DI PORTNOY fa anche riflettere, analizza la vita, l'esistenza, ne scompone le singole parti per renderla più accattivante, per ricordarci che si vive una volta sola ed è obbligatorio essere felici e liberi.
LAMENTO DI PORTNOY è il miglior romanzo di Philip Roth.

Nessun commento:

Posta un commento

Dimmi la tua ...