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venerdì 13 marzo 2015

Prendi la mia vita di Lottie Moggach

Non c’è speranza di salvarmi dall’essere me stessa.

PRENDI LA MIA VITA è un ottimo romanzo dai risvolti imprevisti, un sublime thriller psicologico. Non c’è niente di banale, ma una trama intricata, complessa e aggrovigliata come i molteplici ricordi, dati, informazioni che riguardano una singola vita.

Inizia tutto con una discussione sul social Red Pill e con una risposta di larghe vedute su un tema etico: «Sì. Credo che decidere quando e dove morire sia la massima espressione della sovranità individuale. E, per me, chi crede fermamente nella libertà personale non può avversare il suicidio. La possibilità di scegliere come e quando morire è un diritto inalienabile.»

È così che Lehila viene coinvolta nel cosiddetto Progetto Tess.

Leila è sempre stata una solitaria ed ha avuto non poche difficoltà a fare amicizia. Dopo la morte di sua madre si è ridotta ad un’esistenza senza quasi nessun contatto umano. Il suo unico legame col mondo è Internet. Ecco perché è la candidata ideale per far parte del Progetto Tess, organizzato dal carismatico moderatore di un forum, Adrian. Dapprima scettica, Leila si convince a partecipare e, senza mai incontrarla di persona, memorizza ogni dettaglio dell’esistenza di una ragazza, Tess Williams: dalla sua canzone preferita al compleanno della madre, dalle allergie alimentari al nome del suo primo amore. Poi, come pattuito, una volta pronta, inizia a usare l’indirizzo di posta elettronica e i social network di Tess, facendo finta di essere lei. Anzi, diventando lei. Così, senza che nessuno dei suoi amici e parenti lo sappia, Tess può andare via, per sempre … Restano però importanti riferimenti personali che non si può trascurare con semplicità: Credo che tu abbia sottovalutato quando l’adoravamo. Forse non sei in grado di capirlo. Ho sentito che sei una povera creatura triste. Niente famiglia e niente amici.

Ma fino a che punto si può conoscere davvero una persona? Non saranno troppi i dettagli e gli eventi da ricordare? Che fine fa la nostra vita quando ci impossessiamo di una altrui?

È un romanzo d’esordio sconvolgente, intelligente e ricco di suspense. Il lettore non può non rimanere coinvolto nelle scelte della protagonista. C’è così tanta vita da leggere in questo thriller psicologico che alla fine si fa fatica a ritornare nei dettagli della propria.

Non è il raggiungere la meta quello che conta, ma ciò che trovi lungo la strada per arrivare.


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