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Pupottina's favorites book montage

Dimmi il tuo segreto
Io la troverò
Dove si annida il male
Il confine del silenzio
Tutto ciò che resta
Io so perché canta l'uccello in gabbia
Africa, mon amour
Fiore di fulmine
Amore, Parigi e un gelato al pistacchio
La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
Nessun ritorno
Campari a colazione
Per te qualunque cosa


Pupottina's favorite books »
L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)

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venerdì 5 dicembre 2014

Novità BEAT di fine 2014



KATE MANNING - Una levatrice a New York

Miserie e splendori di una levatrice nella New York di fine Ottocento. Un bestseller internazionale. 
È il 1860 e mentre le Grandi Pianure occidentali d’America sono dimora dei bisonti nomadi, il duro acciottolato della città di New York è il domicilio senza tetto di trentacinquemila bambini. Ragazzi di strada, fortunati se riescono a vivere fino a vent’anni, la maggior parte scaricata agli ospizi per trovatelli. Tra loro si aggirano Annie, Dutch e Joe. Dodici anni, indumenti laceri, stivaletti pieni di buchi, Annie è la più grande dei tre ed è lei che conduce a casa di sua madre il Reverendo Charles Brace, dell’Associazione per l’Assistenza all’Infanzia, un tipo alto, magro, con occhi pallidi e infossati, la fronte sporgente e il naso lungo come un vegetale, incontrato per caso davanti alla bottega di un fornaio...

«L’avvincente storia di una levatrice che sfida la legge in nome dei diritti delle donne». Publishers Weekly

TRACY CHEVALIER - La dama e l'unicorno

Jean Le Viste, gentiluomo le cui insegne sono ovunque tra i campi e gli acquitrini di Saint-Germain-des-Prés a Parigi, in un giorno del 1490 affida a Nicolas des Innocents, pittore di insegne e miniaturista, il compito di ornare il salone della sua casa con arazzi immensi che raffigurino la battaglia di Nancy, con cavalli intrecciati a braccia e gambe umane, picche, spade, scudi e sangue a profusione. Alla vista, però, di Claude, la giovane e bellissima figlia del gentiluomo, e in seguito agli ordini perentori della padrona di casa, Geneviève de Nanterre, Nicolas decide di cambiare il soggetto dei suoi arazzi: non più cavalli, elmi o sangue, ma una dama e un unicorno, simboli della seduzione, della giovinezza e dell’amore. Attraverso la magia della narrazione, La dama e l'unicorno ci conduce davanti ai sogni, ai desideri e alle speranze che, alla fine del XV secolo nel nord della Francia, hanno generato una delle opere più misteriose e seducenti della storia dell'arte.
«Il romanzo della società e dei personaggi che potrebbero aver dato la luce a sei grandi arazzi… un capolavoro di cui non si conosce l’origine». La Repubblica

PEGGY HESKETH - Parlando con le api

Albert Honig è un uomo burbero e riservato che, in un paesino della California del Sud, ha deciso di invecchiare soltanto in compagnia delle sue api. Un giorno, tuttavia, un drammatico evento lo costringe a fare i conti col suo passato: nell’abitazione nei pressi della sua, nella casa delle «Signore delle api», Albert scopre i cadaveri di Claire e Hilda Straussman, le due sorelle, legate e imbavagliate. Sigillata la casa e raccolte le impronte, il detective Grayson non tarda a capire di trovarsi di fronte a una rapina finita male. Ci sono segni di effrazione, e mancano all’appello gioielli e soldi. Tuttavia, come trovare il colpevole? Deciso a scoprirlo, il detective prega l’apicoltore di raccontargli tutto quanto sa delle due donne. Inizia così un viaggio a ritroso nella memoria dell’apicultore: dal primo incontro alle fughe nei boschi con Claire per sfuggire all’infelice signora Straussman, la madre della ragazza; dalla passione per l’apicoltura trasmessa a Claire alla nascita di un amore troppo intenso per essere confessato, fino alla partenza di Claire e a quel ritorno, tempo dopo, con un misterioso bambino.
«Un classico americano… un romanzo eccezionale per chiunque ami le storie profonde e indimenticabili». Elizabeth George, The New York Times

NATSUO KIRINO - Una storia crudele

Ubukata Keiko, trentacinquenne scrittrice di successo nota con lo pseudonimo di Koumi Narumi, scompare lasciando un’unica traccia dietro di sé: un manoscritto intitolato Una storia crudele. È la scioccante confessione del rapimento subito da bambina. A dieci anni, infatti, Keiko fu rapita nel quartiere a luci rosse in cui s’era maldestramente avventurata, e restò nelle mani di Kenji, il rapitore, per un anno intero stabilendo con lui un rapporto agghiacciante, ambivalente, la cui natura le è rimasta sempre oscura. Quando fu ritrovata, non rivelò niente di ciò che era accaduto, né alla polizia né agli psichiatri che avrebbero voluto aiutarla. Soltanto Miyasaka, un misterioso detective con un braccio solo, non si stancò d’indagare, forse innamorato della verità o forse di Keiko, oppure curioso di venire a capo di una vicenda dai dettagli morbosi. Opera in cui ne va della sottile linea che separa i fantasmi della scrittura da quelli della realtà, Una storia crudele è uno dei maggiori successi di Natsuo Kirino, «l’unica vera voce innovativa della letteratura giapponese degli ultimi venti anni» (Daisuke Hashimoto).
«Natsuo Kirino si conferma tra quegli scrittori giapponesi d’élite che stanno trasformando il romanzo giapponese contemporaneo». The Washington Post

JAVIER GUTIÉRREZ - Un bravo ragazzo

È un pomeriggio d’inverno in una via centrale del quartiere di Fuencarral a Madrid quando Rubén Polo incontra casualmente Blanca, amica dei tempi dell’università. Dieci anni sono passati dall’ultima volta che Polo e Blanca si sono visti, da quella notte in cui un episodio di incredibile violenza e brutalità ha improvvisamente sciolto la rock band di cui entrambi facevano parte, assieme agli inseparabili Nacho e Chino. Una notte che ha il suono sinistro di un farmaco, il roipnol, la droga dello stupro. E le attraenti fattezze di Blanca, che tutti chiamavano allora Chicana, corpo tonico, elastico, i capelli nerissimi e la pelle scura, quasi rossiccia. E di Gabi, la bellissima e biondissima Gabi dagli occhi chiari, che a quei tempi usciva con un idiota fascista ma che ora, dopo essersi ritrovati, ama e vive con Polo in un palazzo borghese con vista su plaza de Olavide. Storia cruda e di rara intensità, Un bravo ragazzo trascina il lettore nelle profondità dell’animo umano, là dove il desiderio e l’eccesso scivolano inesorabilmente nelle oscure regioni del male.
«Un’inquietante discesa nelle profondità della colpa e del desiderio». Andrea G. Bermejo, El País

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Compresi che l'ordine, a lungo andare, si ristabilisce da solo intorno alle cose (Raymond Radiguet)

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