Durme sin ansia y
dolor.
Lo stile della Kalogridis è avvincente e riesce a romanzare anche gli
aspetti più nascosti della storia. Non ha caso il suo primo lavoro è quello
della studiosa specializzata in storia medievale, da cui trae ispirazione per
raccontare e romanzare i dettagli delle vite più interessanti, delle figure
storiche che sono circondate da maggiore fascino e mistero.
Questa volta la sua attenzione è ricaduta su una figura femminile,
Marisol García, non realmente esistita, ma verosimile. A circondarla, però, ci
sono personaggi storici reali, come frate Gabriel Hojeda, la regina cattolica Isabella
di Castiglia e il terribile Tomás de
Torquemada. È proprio per sfuggire alla caccia di quest’ultimo che
Mariasol viene costretta a sposarsi con Gabriel Hojeda. Il loro non è un
matrimonio d’amore, ma uno combinato. Il padre vuole salvarla dalla terribile
tortura dell’Inquisizione, dove non avrebbe scampo. Ma Mariasol ne soffre. Non
accetta la vita che è costretta a vivere. Non accetta di dover sopravvivere in
quel modo. Vuole capire perché sua madre, Magdalena, ha preferito morire.
Il suo matrimonio è l’estremo tentativo del padre di Marisol di
scacciare ogni sospetto dalla famiglia. Da qualche anno l’Inquisizione sta
terrorizzando la Spagna e un nome corre sulle bocche di tutti e non lascia
scampo. È quello del famigerato Torquemada. L’obiettivo di Torquemada è
eliminare i cristiani di origine ebraica, i cosiddetti conversos. Tra
questi c’era anche Magdalena, la madre di Marisol, che pochi giorni prima delle
nozze di Marisol si è tolta la vita, sperando di salvare il marito e la figlia.
Ma forse non è bastato, poiché il pericolo incombe su di loro, anche quando
credono di essere al sicuro.
JEANNE KALOGRIDIS è riuscita a ricreare l’atmosfera lugubre della Siviglia
del 1481, minacciata dall’Inquisizione spagnola. Mentre le tenebre della
persecuzione religiosa si infittiscono intorno a Marisol, lei scopre il grande
segreto d’amore di sua madre Magdalena. Marisol è sola, ma è determinata. Non
sa di chi potersi fidare, però, coraggiosamente, decide di superare pregiudizi
e tradimenti per combattere per tutto
ciò che conta realmente. È un romanzo storico avvincente, interessante e che
intreccia ai sentimenti individuali tematiche nazionali e religiose.
Un nuovo successo per la Kalogridis che si conferma tra le migliori
narratrici di romanzi storici.
“Il prigioniero confessa
spontaneamente i suoi crimini e chiede il perdono e la pietà di questo
tribunale, della Chiesa e di Dio onnipotente. Giurate davanti a Dio e a questa assemblea di non commettere
mai più questi crimini, ma di mantenervi saldo nella fede cristiana per il
resto della vita?”
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