Avvincente come sempre. Sorprendente più del
solito. Sconvolgente oltre ogni limite.
Un romanzo che è una garanzia di successo e terzo
di una trilogia, che spero continui.
Fin dal primo romanzo della serie con David Raker
come protagonista, Weaver non ne sbaglia uno. Cattura il lettore e lo
intrattiene con un thriller psicologico pieno di sfaccettature e azione.
Anche in SVANITO, l’eccellente scrittore britannico
TIM WEAVER propone una trama perfetta, dove ogni personaggio è ben delineato
dal punto di vista psicologico.
Forse è proprio l’introspezione psicologica che
emerge durante la narrazione fluente, insieme alle vicende intricate e
complesse, che conducono al successo ogni romanzo di Tim Weaver.
Se dal punto di vista psicologico David Raker è un
po’ cambiato, evolvendosi a metà strada tra Will Robbie e Jack Reacher, resta
comunque geniale e innovativo perché riesce sempre a porsi la domanda giusta e
a trovarne la risposta, prima della polizia.
Raker è un uomo che non riesce a dire addio al suo
passato doloroso per la sempre presente assenza dell’amata moglie defunta.
Raker ha smesso di essere un giornalista free lance, per diventare un
bravissimo detective investigativo. È molto bravo nel suo lavoro. È l’uomo che non
sa darsi un limite. È l’uomo che riesce a ricostruire le vite delle persone che
decidono volontariamente di eclissarsi o che misteriosamente scompaiono.
A sparire questa volta è Sam Wren che, in una
mattina simile a tante altre, esce di casa per andare al lavoro, sale sulla
metropolitana e poi improvvisamente scompare. A contattare David Raker è la
signora Wren, angosciata per la sparizione del marito.
La pista di Raker, però, porta dritto nella
direzione di una sua vecchia conoscenza, non sempre gradita, l’agente di
polizia Healy, e fin da subito il lettore percepisce che dovranno tornare a
scontrarsi, ma anche a collaborare nell’indagine.
Tim Weaver ha scritto, per i suoi appassionati
lettori, un altro thriller criminale perfetto, promosso a pieni voti.
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