Siamo tutti potenziali serial killer?
Nel suo nuovo romanzo Donato Carrisi,
l’autore italiano di thriller più venduto al mondo,
esplora la zona grigia
che separa il Bene dal Male
dentro le nostre menti
Booktrailer:
http://bit.ly/ cacciatorevideouff
Nei secoli, il Bene si è evoluto parallelamente all’umanità.
Il Male, invece, è rimasto identico a se stesso.
Con l’eccezione dei reati legati al progresso tecnologico, i crimini,
specie quelli più efferati, si ripetono uguali nella storia.
Abbiamo avuto millenni per studiare e conoscere il male,
eppure ancora oggi non riusciamo a spiegare cosa spinga
un nostro simile – a volte noi stessi – a compiere un atto feroce
per il puro piacere di compierlo.
La parte malvagia della natura umana è immutabile.
La prova è che appena il 3% degli omicidi viene premeditato.
Ogni assassino è innocente prima di uccidere. Ma la sua mente
ha già elaborato, inconsciamente, la volontà di eliminare la vittima.
Molti, infatti, si rendono conto di essere degli assassini
solo nel momento in cui uccidono.
Se è così, allora il male è l’unica costante della storia dell’umanità.
È il vero, autentico motore di ogni racconto: senza il male
– cioè, senza il conflitto – non esisterebbe la letteratura.
Nel suo nuovo romanzo Il cacciatore del buio,
Donato Carrisi
ci porta alla scoperta della nostra recondita pulsione omicida.
E getta una luce inedita e sorprendente sulla cronaca quotidiana,
sui fatti di sangue che ogni giorno stravolgono vite diverse,
sulla natura stessa della mente criminale.
“Il Male è la regola. Il Bene, l’eccezione.”
1 commento:
Carrisi mi piace. Grazie per la news.
Buona giornata!
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