Il 6 marzo arriva in libreria Tu sei il prossimo,
il nuovo romanzo del giornalista Stefano Tura
TU SEI IL PROSSIMO
STEFANO TURA
Fazi - pag. 300 - € 14 - Dalla
finestra del suo studio vede la casa di Sherlock Holmes, al 221b di
Baker Street, a Londra e sicuramente nello scrivere il suo romanzo,
Stefano Tura è stato influenzato dalla presenza del leggendario vicino
di casa. Tura,
volto noto della televisione, dopo essere stato corrispondente di
guerra in ex Jugoslavia, Afghanistan e Iraq, vive da otto anni nella
capitale britannica e racconta ogni giorno sui canali Rai le continue
evoluzioni politiche, sociali e di costume di quella che è considerata
la capitale d'Europa. Ma
Stefano Tura è anche uno scrittore di thriller, capace di trasformare
in realtà i peggiori incubi della vita contemporanea come ha dimostrato
in romanzi come "Il killer della ballerine", "Non spegnere la luce" e
"Arriveranno i fiori del sangue", editi fra il 2000 e il 2005 da Fazi
Editore e da Mondadori. La lunga permanenza del reporter in Gran
Bretagna ha acuito il suo talento di segugio investigativo ed ha
stimolato la sua passione per il noir portandolo ad osservare
l'Inghilterra con occhi da detective. C’è
anche chi sostiene che, proprio per la sua posizione strategica,
l’appartamento in cui vive Tura a Londra, in una corte vittoriana di
inizio novecento, sia la famosa “Casa vuota” narrata da Sir Arthur Conan
Doyle nel racconto “The Adventure of the Empty House” del 1903 che segna il ritorno sulle scene di Sherlock Holmes. Le
citazioni storiche però si fermano qui. “Tu sei il prossimo” narra, con
crudezza e realismo, l’Inghilterra violenta e spietata dei giorni
nostri e si focalizza sul fenomeno delle gang giovanili, vera piaga
delle grandi città come Londra, Manchester e Birmingham. Da questo ambiente senza speranza proviene Peter McBride, ex giovane gangster e ora investigatore di Scotland Yard. Un
“irregolare” della Metropolitan Police che si trova a dovere indagare
suo malgrado sulla scomparsa di Leah Martins, una bambina di cinque anni
inglese, sparita nel nulla mentre si trova in vacanza con i genitori a
Cesenatico, nella riviera romagnola. Dello
stesso caso si occupa, in Italia, l’ispettore Alvaro Gerace, il
detective protagonista di tutti i precedenti romanzi di Stefano Tura, un
poliziotto poco amato da colleghi e superiori che non ama le regole,
agisce seguendo soltanto le sue intuizioni e non crede nelle
coincidenze. Alvaro
percepisce che dietro la scomparsa della bambina c’è un piano oscuro e
pericoloso che ha le basi in Inghilterra ma che per un motivo che non
riesce a mettere a fuoco è stato messo in atto in Italia. Ma ogni volta che si accende una piccola luce sul mistero, qualcuno viene ucciso in modo barbaro e spietato. Parte
una lotta contro il tempo per salvare la piccola mentre Cesenatico vive
un incubo di sangue nel pieno della stagione turistica. E
quando in riviera sbarca anche Peter Mcbride, vivo per miracolo dopo
una “ricaduta” nel suo passato a Manchester, nel ghetto delle “gangs”,
per chiudere i conti sospesi, l’escalation di violenza e paura diviene
incontrollabile.
“Tu
sei il prossimo” – spiega Stefano Tura- prende lo spunto da un fatto
realmente avvenuto, la scomparsa della bimba inglese Maddie McCann,
avvenuta nel 2007 in Portogallo, in un residence estivo. Poi però la
storia si distacca totalmente e va ad indagare su due degli aspetti più
terribili della società attuale: i pericoli a cui sono
continuamente esposti i minori e la violenza nella quale crescono gli
adolescenti nei quartieri ghetto delle città inglesi.
Agatha
Christie sosteneva di preferire i suoi romanzi alla realtà, poiché la
vita aveva una trama pessima. Gli ambienti reali a cui fa riferimento
Stefano Tura sono al contrario più agghiaccianti di ogni romanzo.
“Stefano Tura è un autentico talento” Jeffery Deaver
“Stefano Tura riesce a trasformare le suggestioni della cronaca in brividi d’autore.
“Stefano Tura riesce a trasformare le suggestioni della cronaca in brividi d’autore.
C’è una tensione, in questo thriller, una diabolica
e agghiacciante successione
di colpi di scena, che mette in agitazione
anche me, che sono del mestiere.
Un altro romanzo disperato, allucinato e
crudo, una presa che non molla
e ti lascia senza fiato, fino alla fine” Carlo Lucarelli
“Il male ha molti volti per manifestarsi.
“Il male ha molti volti per manifestarsi.
Stefano Tura sa come raccontarli: con forza e originalità”
Giancarlo De Cataldo “
Un romanzo spietato che non dà tregua e incatena.
Giancarlo De Cataldo “
Un romanzo spietato che non dà tregua e incatena.
Stefano Tura trasforma in realtà i nostri peggiori incubi” Grazia Verasani
"Duro. Terribile. Oscuro e ammaliante, come un abisso buio
"Duro. Terribile. Oscuro e ammaliante, come un abisso buio
che
si spalanca all'improvviso davanti a te, nella notte.
Così dev'essere un
romanzo nero. Così è il romanzo di Stefano Tura.
E tu, proprio tu, sei
il prossimo."
Maurizio De Giovanni
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