Mi è piaciuto molto il giallo L’UOMO CON LO
ZAINETTO di Luigi Schifitto che ha saputo calibrare la suspense, orchestrando
ad arte le strategie narrative.
Il romanzo inizia seguendo un uomo misterioso con,
in spalla, un evidente zainetto rosso. Sarebbe subito stato notato se non si
trovasse a Torino, città universitaria, ormai abituata a ogni stravaganza. L’uomo
è un feroce assassino, pur non avendone l’aspetto. Al lettore è data l’opportunità
di seguirlo nelle sue malvagie azioni premeditate, ma non di comprenderne il
perché, fino a quando gli omicidi non sono ormai diventati troppi.
Non è soltanto il numero a fare di lui un serial
killer e, quindi, a colpirci, ma la fantasia e il modus operandi personalizzato di ogni efferato delitto a lasciare
un segno e ad acuire l’interesse del lettore che si trova davanti a un
personaggio negativo, complesso e a tutto tondo. Anche l’aspetto psicologico
non è sottovalutato.
L’omicida, grazie alle sue “doti”, domina la scena
ma, a ruotare intorno alle sue azioni, c’è il commissario di polizia Stefano Cavalli,
affiancato dalla sua squadra.
A legare subito tra loro omicidi che appaiono tanto
diversi, ci sono delle cartoline di Roma che tracciano un percorso che
ricostruisce una storia nella STORIA.
Ingegnoso il modo di narrare le vicende, le
indagini del presente per ricostruirne il passato, mentre uno strategico filo
conduttore analizza con occhio critico le azioni dell’enigmatico serial killer. Un romanzo scritto con competenza tecnica e dovizia di
particolari, che riesce a risultare avvincente e coinvolgente. Un’ottima
lettura anche per i lettori più esigenti del genere giallo contemporaneo.
1 commento:
ti lascio i mei auguri per un nuovo e speciale 2014 a te e famiglia
lu
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