Natale è sempre più vicino ... è dappetutto!
Julian Felloes - Downton Abbey
Neri Pozza - pag. 536 - € 18 - È il 15 aprile 1912 quando il Titanic affonda e più di 1500 persone 
perdono la vita. La notiziadella tragedia fa il giro del mondo. Quando 
arriva tra le verdi campagne dello Yorkshire, in Inghilterra, nella 
tenuta di Downton Abbey, il conte e la contessa di Grantham appaiono più
 sconvolti e turbati di chiunque altro. Lo stesso destino che non ha 
concesso loro un figlio maschio, ma soltanto tre femmine Mary, Edith e 
Sybill, gli ha appena strappato anche il legittimo erede della loro 
proprietà, Patrick Crawley, morto a bordo del transatlantico.Ora il 
nuovo beneficiario è Matthew, cugino di terzo grado della famiglia, un 
uomo «inopportuno», «scandaloso», che, in spregio a ogni nobile 
tradizione e costume, lavora per vivere. Inizia così la serie più 
seguita e premiata della tv britannica, ideata e scritta da Julian 
Fellowes, già vincitore di un Oscar per la sceneggiatura del film 
Gosford Park, diretto da Robert Altman. In questo libro l’autore 
raccoglie non soltanto il copione della sceneggiatura originale, ma 
aggiunge svariati aneddoti sul processo di creazione dei personaggi; 
sulla scelta dei luoghi, in primo luogo Highclere Castle; sulla 
ricostruzione dettagliata degli ambienti, come le cucine d’epoca 
ricreate negli studi londinesi di Ealing. ...
Edward St Aubyn - LIETO FINE
Neri Pozza - pag. 208 - € 16 - I lineamenti del viso rigidi e ritoccati, le dita ossute che stringono 
una rosa bianca artificiale sopra un cuore che non batte piú: cosí 
Eleanor Melrose appare per l’ultima volta a suo figlio Patrick. Come una
 reliquia, un oggetto in transito, diretto verso l’ultima tappa del suo 
percorso. Un figlio al funerale della madre diventa, è noto, una 
figura dominante. Dopo il doveroso omaggio alla bara, la processione di 
parenti e amici termina puntualmente al suo cospetto. E, dunque, eccoli 
gli amici e i parenti di Eleanor davanti a Patrick: Nancy, Mary, 
conoscenti, amanti e la teoria di habitué di casa Melrose; il vecchio 
Nicholas, innanzi tutto, che dà un colpetto al coperchio della bara, 
come il proprietario di un cavallo che abbia appena vinto la sua corsa. 
Hanno tutti ben visibile sul volto l’impatto psicologico della ricchezza
 ereditaria; il desiderio furioso di sbarazzarsene e quello altrettanto 
furioso di tenersela stretta; l’intimo senso di superiorità e una 
segreta vergogna. Un intrico di pensieri e ossessioni che genera 
particolari travestimenti: la soluzione della filantropia, quella 
dell’alcolismo, la maschera dell’eccentricità, la ricerca della salvezza
 nella raffinatezza del gusto; e personaggi altrettanto particolari: gli
 sconfitti, i pigri, i frivoli, tutti immersi in un mondo cosí denso di 
scintillanti alternative da risultare impenetrabile all’amore e al 
lavoro. ...
Anthony Capella - Il pasticcio del re
Neri Pozza - pag. 432 - € 18 - È il 1670 e il dolore regna alla corte inglese di Carlo II Stuart. 
Madame Enrichetta, l’amata sorella del re andata in sposa a Filippo di 
Francia, fratello di Luigi XIV, è morta in circostanze misteriose a 
Versailles, e il re, il principe inglese amante dei piaceri, convinto 
che l’amata sorella sia stata uccisa dal marito, si è trasformato in un 
monarca infelice. Ha cacciato via il sarto, mandato via l’amante e 
sprofondato la corte intera in un lutto stretto. 
Per riguadagnare i favori del re triste, decisivi nel conflitto con l’Olanda, Luigi XIV ha deciso di spedire a Londra un giovane italiano, Carlo Demirco, e una belle bretonne, Louise de Kérouaille.
Affascinante con il suo tricorno in testa portato senza parrucca, Carlo Demirco possiede un dono raro in quell’epoca in cui le corti europee fanno a gara nell’esibire i più sofisticati divertissements: è il pasticciere di Versailles, il creatore dei mirabolanti sorbetti di fiori canditi, di pesche aromatizzate alla galanga, di pere insaporite con crema inglese, che stupiscono i cortigiani e le loro dame durante i grandiosi ricevimenti per mille e più invitati, con teatri e grotte grandi quasi quanto l’intero palazzo reale e lussureggianti comédies-ballets....
Per riguadagnare i favori del re triste, decisivi nel conflitto con l’Olanda, Luigi XIV ha deciso di spedire a Londra un giovane italiano, Carlo Demirco, e una belle bretonne, Louise de Kérouaille.
Affascinante con il suo tricorno in testa portato senza parrucca, Carlo Demirco possiede un dono raro in quell’epoca in cui le corti europee fanno a gara nell’esibire i più sofisticati divertissements: è il pasticciere di Versailles, il creatore dei mirabolanti sorbetti di fiori canditi, di pesche aromatizzate alla galanga, di pere insaporite con crema inglese, che stupiscono i cortigiani e le loro dame durante i grandiosi ricevimenti per mille e più invitati, con teatri e grotte grandi quasi quanto l’intero palazzo reale e lussureggianti comédies-ballets....
Neri Pozza - pag. 416 - € 18 - Un’enorme dimora, rivestita di assicelle bianche e avvolta da glicini in
 fiore: così la casa del capitano James Pyke appare allo sguardo 
infantile di Lavinia McCarten, la mattina d’aprile del 1791 in cui la 
piccola irlandese mette per la prima volta piede in Virginia. Pyke, un 
uomo dalla corporatura imponente, i capelli grigi legati dietro la nuca e
 rughe profonde che gli solcano il viso segnato dal sole, ha raccolto la
 bambina dalla sua nave, appena approdata in America dopo la lunga 
traversata oceanica, e l’ha portata con sé per destinarla alle cucine 
della sua piantagione. Un modo come un altro per passare all’incasso del
 debito per la traversata, che i genitori di Lavinia, morti durante la 
navigazione, non hanno avuto la buona sorte di saldare. Stremata e 
debilitata, la bambina viene accolta nelle cucine della piantagione 
dalla famiglia di schiavi neri che vi lavorano: una piccola, operosa 
comunità composta da Mamma Mae, una donna dalla stazza possente che, con
 una pipa perennemente tra i denti, le concede subito la benedizione del
 suo sorriso; Papà George, un gigantesco orso bruno; Dory, Fanny e 
Beattie, le figlie; Ben, il figlio maschio, più grosso ancora del padre e
 dalla risata irresistibile e cristallina. Un mondo guidato da una 
responsabile delle cucine dai grandi occhi verdi e dai capelli neri e 
lucidi: Belle, un’attraente ragazza di diciotto anni. ...
Tracy Chevalier 
La ragazza con l'orecchino di perla
Neri Pozza - pag. 240 - € 9,90 - Delft,
 XVII secolo, una casa nella zona protestante della città… Griet, 
la giovane figlia di uno dei decoratori di piastrelle più rinomati di 
Delfi - privato, per un incidente, "degli occhi e del lavoro" - è in 
cucina, intenta a sistemare, com'è solita fare, le verdure tritate 
(cavolo rosso, cipolle, carote, rape e porri ordinati splendidamente a 
cerchio e, in mezzo, una rondella di carota), quando ode voci 
decisamente insolite nella casa di un modesto decoratore… voci che 
suggeriscono "immagini di tappeti preziosi, libri, perle e pellicce". 
Sull'uscio, compaiono improvvisamente due figure: un uomo dagli occhi 
grigi come il mare e un'espressione ferma sul volto lungo e spigoloso, e
 una donna - piccoli ricci biondi, sguardo che guizza qua e là 
nervosamente - che sembra portata dal vento, benché la giornata sia 
calma. Sono Johannes Vermeer, il celebre pittore, e sua moglie 
Katharina, gente ricca e influente, proveniente da vicino, dal Quartiere
 dei Papisti, eppure lontanissima da Griet e dal suo mondo. Griet ha 
sedici anni e quel giorno apprende dalla voce della madre il suo 
destino: andrà a servizio dei Vermeer per otto stuiver al giorno, dovrà 
fare le pulizie nell'atelier del pittore, e dovrà agire delicatamente 
senza spostare né urtare nulla....
David Nicholls - Un giorno 
Neri Pozza - pag. 496 - € 18 - È
 l'ultimo giorno di università, e per due ragazzi sta finendo un'epoca.
 Ormai si sentono adulti e indipendenti, hanno davanti a sé l'intera 
vita, da afferrare a piene mani. Emma e Dexter sono a letto insieme, 
nudi. Lui è alto, scuro di carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli 
rossi, fa di tutto per vestirsi male, adora le questioni di principio e i
 grandi ideali. Si sono appena laureati, il giorno successivo 
lasceranno l'università. Dopo una serata di grandi bevute sono finiti a 
baciarsi con passione, e poi tra le lenzuola. Ora sono lì, l'uno accanto
 all'altra, nell'alba di una vita nuova. Quel giorno, il 15 luglio 1988,
 Dexter e Emma si dicono addio per la prima volta. Le loro strade si 
separano, lui è destinato a una vita di viaggi, divertimenti, ricchezza.
 Emma non ha soldi, ha bisogno al più presto di un lavoro, e sogna di 
cambiare il mondo. Emma si sposterà a Londra, farà la cameriera in un
 pessimo ristorante messicano e prenderà due decisioni importanti: 
diventare insegnante e andare a vivere con il suo ragazzo, Ian, un 
comico che non riesce a strappare una risata. Nel frattempo Dexter, 
grazie alla sue conoscenze e alle possibilità economiche, entra 
nell'industria della spettacolo. Presenta un programma televisivo di 
dubbio gusto, assieme a una donna con cui si trova a uscire fin troppo 
spesso. È diventato dipendente dalle droghe, dal sesso facile e dalle 
celebrità di terza categoria che frequentano il suo mondo. Ma ogni 15 
luglio c'è un momento speciale per entrambi: dove sarà Emma, cosa farà 
Dexter? Per
 venti anni, in quel giorno, si terranno in contatto.Nel corso di venti 
anni, ogni anno, per un giorno, saranno di nuovo assieme.
Roman Gary - La vita davanti a sé
Neri Pozza - pag. 224 - € 11 - Il pomeriggio del 3 dicembre del 1980, Romain Gary si recò da Charvet, 
in place Vendôme a Parigi, e acquistò una vestaglia di seta rossa. Aveva
 deciso di ammazzarsi con un colpo di pistola alla testa e, per 
delicatezza verso il prossimo, aveva pensato di indossare una vestaglia 
di quel colore perché il sangue non si notasse troppo. Nella sua casa
 di rue du Bac sistemò tutto con cura, gli oggetti personali, la 
pistola, la vestaglia. Poi prese un biglietto e vi scrisse: «Nessun 
rapporto con Jean Seberg. I patiti dei cuori infranti sono pregati di 
rivolgersi altrove». L'anno prima Jean Seberg, la sua ex moglie, 
l'attrice americana, l'adolescente triste di Bonjour tristesse, 
era stata trovata nuda, sbronza e morta dentro una macchina. Aveva 40 
anni. Si erano sposati nel 1962, 24 anni lei, il doppio lui. Il colpo
 di pistola con cui Romain Gary si uccise la notte del 3 dicembre 1980 
fece scalpore nella società letteraria parigina, ma non giunse 
completamente inaspettato. Eroe di guerra, diplomatico, viaggiatore, 
cineasta, tombeur de femmes , vincitore di un Goncourt, Gary era 
considerato un sopravvissuto, un romanziere a fine corsa, senza più 
nulla da dire. Pochi mesi dopo la sua morte, il colpo di scena. 
Tracy Chevalier - L'ultima fuggitiva 
Neri Pozza - pag. 320 - € 18 - È il 1850 quando Honor e Grace Bright si imbarcano sull'Adventurer, un 
grande veliero in partenza dal porto inglese di Bristol per l'America. 
L'aria smarrita di chi non è avvezza ai viaggi, il bel volto offuscato 
dal mal di mare, Honor Bright sa che non rivedrà mai più Bridport, il 
paese in cui è nata, nell'istante in cui la nave si allontana dalle 
verdi colline del Dorset.  Troppo grande è il mare e troppo lontano è 
Faithwell, il villaggio dell'Ohio in cui Adam Cox, un uomo anziano e 
piuttosto noioso, attende sua sorella per prenderla in sposa.  
L'irrequieta Grace ha allacciato una corrispondenza epistolare con lui, 
culminata poi con la proposta di matrimonio, con l'intento di lasciarsi 
alle spalle l'angusta vita della piccola comunità di quaccheri in cui è 
cresciuta e abbracciare così nuove avventure. Honor Bright non 
condivide lo spirito temerario di Grace, ma Samuel, il suo promesso 
sposo, ha rotto il fidanzamento e la prospettiva di vivere in mezzo 
all'altrui compassione l'ha spinta a seguire la sorella al di là del 
mare. Una volta giunte in Ohio, tuttavia, a un passo da Faithwell, Grace
 si ammala di febbre gialla e, tra le misere mura di un albergo, muore. 
Honor Bright si ritrova così sola in una nazione enorme ed estranea, 
divisa da un immenso oceano dall'amato Dorset. 
Gregory David Roberts - Shantaram 
Neri Pozza - pag. 1184 - € 22 - Il bus della scalcagnata Veterans' Bus Service, una compagnia di 
veterani dell'esercito indiano, è appena arrivato al capolinea di 
Colaba, la zona di Bombay dove si concentrano gli alberghi a buon 
mercato. Greg è il primo a mettere piede sul predellino e a farsi largo 
tra la folla di faccendieri, venditori di droga e trafficanti d'ogni 
genere in attesa davanti alla portiera. Ha una chitarra a tracolla, un 
passaporto falso in tasca e un turbinio di pensieri ed emozioni in 
testa. Nel tragitto dall'aeroporto a Colaba ha pensato di essere 
sbarcato in una città dopo una catastrofe. Davanti ai suoi occhi si è 
spalancata una distesa sterminata di miserabili rifugi fatti di stracci,
 fogli di plastica e carta, stuoie e stecchi di bambù. In preda allo 
stupore, Greg ha visto donne bellissime avvolte in stoffe azzurre e 
dorate incedere a piedi nudi in quella rovina, e uomini dai denti 
candidi e dagli occhi a mandorla, bambini dalle membra incredibilmente 
aggraziate. Ovunque, poi, aleggiava un odore acre e intenso. Quell'odore
 in cui, a Bombay, fiuti di colpo l'aroma del mare e il metallo delle 
macchine, il trambusto, il sonno, la lotta per la vita, i fallimenti e 
gli amori di milioni di esseri umani. Greg è un uomo in fuga....
Irvin D. Yalom - Il problema di Spinoza
Neri Pozza - pag. 448 - € 17,50 - Estonia, 1910. Il diciassettenne Alfred Rosenberg viene convocato 
nell'ufficio del preside Epstein. Gli occhi grigio-azzurri, il mento 
sollevato con un'aria di sfida, i pugni serrati, il ragazzo adduce ben 
poco per difendersi dall'accusa di aver proferito violenti commenti 
antisemiti in classe. All'ebreo Epstein non resta perciò che condannarlo
 a una singolare punizione: imparare a memoria alcuni passi 
dell'autobiografia di Goethe, il poeta che l'adolescente dichiara di 
venerare come emblema stesso del popolo tedesco. In particolare si 
tratta dei brani in cui l'autore del Faust si dichiara fervente ammiratore di Baruch Spinoza, il grande filosofo ebreo del diciassettesimo secolo. La
 lettura insinua nella mente del giovane Rosenberg un tarlo che lo 
accompagnerà per il resto della vita: come può il sommo Goethe aver 
tratto ispirazione da un uomo di razza inferiore? Amsterdam, 1656. 
Bento, in ebraico Baruch, Spinoza ha ventitré anni: la sua famiglia è di
 origine portoghese, sfuggita all'Inquisizione e riparatasi nella più 
tollerante Olanda. L'aspetto del giovane Baruch è distinto e raffinato: i
 lineamenti aggraziati, la pelle priva di imperfezioni, gli occhi 
grandi, scuri e profondi. E, dietro quegli occhi, una mente che non 
esita a elaborare pensieri eccentrici sulla fede, e idee sul mondo così 
poco ortodosse da attirare il sospetto di eresia.
Tantissimi, ma quale preferite?






























2 commenti:
Ah la sceneggiatura della prima stagione di Downton! Sarebbe interessante leggerla, adoro la serie...
anche quella della Chevalier sarei tentata a metterlo nella mia wish list natalizia... ;-)
un giorno è uno dei miei libri preferiti in assoluto
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