Pagine

mercoledì 11 dicembre 2013

La carta più alta di Marco Malvaldi

Marco Malvaldi diverte e allieta ancora, riproponendo i suoi quattro arzilli pensionati, che non mancano di intrigare anche il gestore del bar che frequentano, il BarLume.

In questo romanzo, succede di tutto, come sempre in questi allegri e avvincenti romanzi.

Massimo finisce addirittura ricoverato in ospedale per una distorsione. Lì ha modo di dipanare la matassa di un delitto che tutti considerano impossibile e che ha avuto luogo proprio in quello stesso ospedale.


I quattro anziani amici del BarLume ne fanno di congetture su intrighi familiari, speculazioni edilizie e loschi affari. Massimo è in prima linea, ma alle spalle ha sempre i quattro amici e la bella banconista, sua dipendente, Tiziana.

Il pretesto, per l’inizio di questo giallo, deduttivo ed umoristico, in piena regola, è la vendita di una lussuosa villa ad un costo palesemente sottoprezzo. Incredibile come da un niente venga dipanato un romanzo effervescente, simpatico, brillante, divertentissimo. Il giallo narrato è complesso, più del precedente, e di non semplice comprensione. Richiede attenzione. La storia è articolata. Non è facile anticipare la soluzione del mistero. Anche questo elemento, rende avvincente e riuscito il romanzo “La carta più alta”.
.

Una lettura leggera, ma piacevolissima.


Nessun commento:

Posta un commento

Dimmi la tua ...