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mercoledì 21 agosto 2013

Il seggio vacante di J. K. Rowling

Un libro che non lascia indifferenti, nel quale si provano tutte le emozioni, dalle risate alle lacrime, dalla riflessione esistenziale profonda al pensiero più frivolo e di basso livello. Forse c’è un po’ troppo.


Il seggio vacante  rappresenta perfettamente la società e gli individui del mondo contemporaneo, non soltanto inglese. Le situazioni narrate potrebbero adattarsi o potersi riscontrare in qualsiasi società, in qualsiasi, piccolo o grande, centro abitato.

Gli esseri umani sono esattamente come li descrive J. K. Rowling.

Tantissimi personaggi vivono nelle pagine del romanzo, che in svariate parti riassume gli elementi essenziali di una soap opera. L’idillica cittadina inglese di Pagford è totalmente diversa da come appare nelle prime pagine. La cordialità e l’affiatamento fra concittadini lasciano progressivamente il posto al cinismo e alla totale indifferenza. Vince l’egoismo, quando ci sono di mezzo determinati interessi e l’idillica situazione iniziale non può reggere. Pettegolezzi, gelosie, tradimenti e politica fanno intrecciare le vite di tutti i personaggi e le loro vicende, orientate da desideri, sogni e speranze. 


Una morte improvvisa lascia vacante un seggio all’interno del consiglio cittadino di Pagford e subito il paese inizia a manifestare il suo vero volto.

Accantonato Harry Potter, la Rowling cambia totalmente registro in un romanzo per adulti che, però, non mi ha convinta totalmente. Forse per via dei troppi personaggi in cui non mi sono immedesimata. Forse per alcune scene troppo lunghe, che avrei preferito più concise e sintetiche. Forse per quei frequenti e lunghi incisi, racchiusi tra parentesi, che mi hanno fatto perdere il filo del discorso anziché chiarirlo.

È migliorato nel finale, ma non si è salvato totalmente.

9 commenti:

  1. Chi si specializza nella magia, Pupy, difficilmente riesce, e con coerenza, a scriver di cose troppo terrene, a meno che di attuare anche in questo una magia.
    Quindi non se ne esce fuori!
    A volte, fate e streghe, rimangono vittime dei propri incantesimi.
    E, a quanto pare, anche una certa categoria di scrittrici!

    Buona giornata, Pupy :)
    (Temo che qualche volta i miei commenti non ti siano arrivati, dovrò attuare una magia ;)

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  2. mi sembra una recensione molto accurata la tua....
    buona giornata
    lu

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  3. Volevo comprarlo appena uscito ma, alla fine, me ne sono totalmente dimenticata.
    Effettivamente, continuo a non sentire pareri troppo entusiasti, quindi forse ho fatto bene a rimanere serena nel ricordo di Harry Potter :P

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  4. Anche io non ne sono stata convinta in toto, anzi ti dirò che in molte parti mi ha deluso!

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  5. ciao Pupottina, grazie per il tuo parere, ben documentato come sempre, forse dopo harry potter ci si aspettava qualcosa di uguale livello,ma non sempre tutte le ciambelle escono con i buchi, ciao baci rosa, buon pomeriggio.)

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  6. ciao Pupottina,come stai?ti lascio un sorriso

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  7. ero proprio curiosa di leggere la tua recensione da quando ho visto che l'avevi messo in libreria su anobii!

    a me invece era strapiaciuto!

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