Esilarante e romantico l’esordio narrativo di Lois
Cahall! Un chick lit spassosissimo, con personaggi simpaticissimi e ben
strutturato nello stile e nella trama. Chi l’ha detto che i bei chick lit siano
solo quelli della Kinsella?
In alcune pagine, ho riso a crepapelle, in altre,
ho riflettuto per l’ironia perspicace della Cahall, in altre ancora, ho pensato
all’universo delle quarantenni e a come può essere la loro vita se qualcosa,
durante il percorso, è andata storta.
Il piano A di ogni donna è costituito
dagli obiettivi basilari di un’esistenza felice, ossia il fidanzamento, il
matrimonio e i bambini. Se qualcosa è andato male, il piano B lo si affronta
con un amaro divorzio, dei nuovi amori, se possibile, e bisogna pur sempre fare
i conti con nuove delusioni che, per l’età non più giovanissima e le
responsabilità, non sono facili da assorbire. Se anche il piano B va male,
bisogna sopravvivere cercando un piano C che non è niente di banale o
superficiale come le “c” di Chanel, Cartier e Cabernet.
Il messaggio di Lois
Cahall, sebbene raccontato con ironia, è più profondo e tocca al cuore la
lettrice che sarà riuscita ad affrontare con il sorriso anche le sue avversità
personali, insieme a quelle della briosa protagonista tutto pepe di VOGLIO UN
PIANO C, Libby Beal Crockett. Il piano C che ogni donna spera di poter avere
nella sua vita è quello di trovare e mantenere l’amore per sempre. Le vicende
sono ambientate fra New York e Parigi. Location molto suggestive e
interessanti!
È un libro adatto alle lettrici romantiche, anche
non più giovanissime, che vogliono sorridere e non solo sciogliersi in pagine
di totale e avvolgente romanticismo. La simpatia di Libby, le sue sventure, la
sua famiglia allargata, le sue amiche, vi faranno trascorrere autentici momenti,
leggeri e spensierati.
Consigliato.
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