Pagine

lunedì 8 aprile 2013

Dal romanzo al cinema: Confessions


Vi propongo un libro molto interessante, 
in occasione dell’arrivo nelle sale italiane,
il prossimo 9 maggio,
dell’omonimo film, 
diretto da Nakashima Tetsuya.

CONFESSIONS di Kanae Minato
Giano Editore - € 13,90 - pag. 288 - romanzo
Moriguchi Yuko, una giovane insegnante di scuola media, rivela improvvisamente alla classe l’intenzione di lasciare per sempre l’insegnamento. Sua figlia, di appena quattro anni, è annegata misteriosamente in una piscina; ma in realtà Moriguchi ha scoperto che si tratta di un omicidio, commesso da due suoi alunni. Nel corso della drammatica rivelazione, dichiara apertamente che i due assassini sono presenti in aula, facendo chiaramente capire di chi si tratta e affermando che non è sua intenzione denunciarli alla polizia. Come è possibile? Perché? Attraverso tre drammatici diari (di cui sono rispettivamente autori i due giovani assassini, Shuya e Nao, e la madre di quest’ultimo), si apprende a poco a poco l’atroce verità. Shuya e Nao hanno ucciso perché invidiosi dell’amore dell’insegnante nei confronti della figlioletta. Il primo, dotato di un’intelligenza superiore e capace di inventare il congegno elettrico con cui ferirà gravemente la bambina, è figlio di genitori divorziati e sogna un ricongiungimento con la madre, che però non avverrà mai. Il secondo, timido e modesto, si unisce al folle progetto del suo compagno di classe nella  speranza di uscire dall’anonimato. Il diario della madre, infine, completa il quadro descrivendo la cecità dei genitori di fronte all’evidenza. La conclusione: Moriguchi, l’insegnante, si finge indulgente ma in realtà nutre sete di vendetta: infetta, con una siringa, il latte destinato ai due ragazzi con del sangue contagiato dal virus dell’AIDS. Intende far soffrire i due studenti fino alla follia, ponendoli quotidianamente al cospetto del terrore della morte. Ci riuscirà con Nao, inducendolo a segregarsi in casa, a uccidere la madre e conducendolo sulla via della pazzia. Fallirà invece con Shuya, che, senza affatto farsi prendere dal panico, reagirà lucidamente fabbricando una bomba con cui intende far saltare in aria la scuola.

«Un capolavoro giapponese, inquietante e assoluto. Altissima arte.»
Michael Mann

3 commenti:

  1. il film è qualcosa di strepitoso.
    a questo punto mi toccherà recuperare il libro...

    RispondiElimina
  2. Pazzie tipiche di questi tempi, in America, ma forse anche altrove!

    RispondiElimina

Dimmi la tua ...