Soffia un alito di vita sull’Antica Roma e, ancora una volta, antiche
passioni, rancori, vendette e congiure tornano a rendere memorabili i protagonisti
di questo nuovo romanzo di Adele Vieri Castellano.
In Roma 42 d.C. Cuore Nemico, l’amore e l’erotismo si fondono con
epiche narrazioni storiche. Ogni singola parola costruisce un mondo che
ipotizzavamo vivesse soltanto nel passato, mentre può far vibrare l’anima di
chiunque viva il presente e si accosti alla lettura di questo splendido romanzo
storico.
Dopo aver amato Roma 40 d.C. Destino d’amore e il suo eroe-protagonista,
Marco Quinto Rufo, ho esitato nell’immergermi, ancora una volta, nel passato e
conoscere nuovi protagonisti e nuove intense storie, per paura che non eguagliassero
le sensazioni che il primo romanzo di Adele Vieri Castellano aveva suscitato in
me. Invece, tutto è stato confermato.
Anche Quinto Decio Aquilato è un uomo che affascina.
Inoltre, la passione che la scrittrice infonde nelle sue storie giunge inalterata al lettore che, anche in questo romance, trova anche solide basi storiche e vari sentimenti, positivi e negativi (amore, amicizia, tradimento, rivalità, odio, invidia, …) che risultano ben amalgamati.
Un capolavoro della narrativa italiana che dalle selvagge foreste
germaniche giunge a intrecciarsi con i fasti, i palazzi e i templi dell’Antica
Roma al fine di appassionarne i probabili e innumerevoli lettori.
Se in Destino d’amore soprattutto Rufo primeggiava fra tutti i
protagonisti del romanzo, nel secondo molti riescono a conquistare i lettori non
solo per il loro temperamento glorioso, ma anche per gli aspetti umani.
Ishold di Gerlach, principessa della tribù dei chatti, è un personaggio
femminile stupendo, dall’indole fiera e selvaggia, che parla al cuore delle donne e porta le lettrici a
identificarsi con lei. Mi rimarrà particolarmente impressa nella memoria la sua
storia d’amore.
Vorrei leggerlo...
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