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domenica 16 settembre 2012

La ricetta del cuore in subbuglio di Viola Ardone

Una bella copertina che fa sognare. Una trama che apre delle aspettative. Personalmente, avevo immaginato qualcosa di leggero, romantico. Però, leggendo Viola Ardone nel suo romanzo La ricetta del cuore in subbuglio, ho trovato molto di più, poiché è una storia introspettiva e densa di significati, di emozioni e sentimenti, anche inconsci, che affiorano nel non detto. Anche l’inquietudine, ovviamente, deve essere uno degli ingredienti di un perfetto cuore in subbuglio, di cui, all’interno del romanzo, si trova appunto la ricetta (acqua, zucchero, ecc …)
Cosa porta un cuore a sentirsi in subbuglio? Diamo per scontato che sia l’amore, ma c’è sempre qualcosa di più, come ad esempio il modo in cui abbiamo vissuto precedentemente e il modo in cui siamo abituati ad affrontare la vita e a rapportarci con gli altri. Ma non mancano, in questo universo esistenziale, anche le nostre paure: le cose di noi che non riveliamo né accettiamo completamente.
È un romanzo scritto su diversi livelli, tempi e spazi. C’è la protagonista Dafne bambina che racconta la sua vita familiare e il progressivo disgregarsi delle sue certezze, quando i genitori divorziano. C’è la Dafne adulta, una donna emancipata, un architetto, che si ritrova sempre ad essere l’amante di un uomo sposato. E ci sono i numeri e la geometria con le loro leggi, i loro assiomi, le loro proprietà e gli schemi. 

Perché quest’ultimo livello? Perché numeri e geometria? Sicuramente, perché il personaggio principale, Dafne, sin da piccola (da quella famosa tabellina dell’8), ne è stata attratta ed ha rapportato le fasi della vita alle varie proprietà matematiche e geometriche. Ha sempre cercato di spiegare tutto e di trovare una logica agli eventi, attraverso i numeri.
Un romanzo che appassiona, fa riflettere e a volte anche diverte, con una scrittura sempre diversa (in base alla focalizzazione del personaggio). Ambientato fra Napoli e Milano, fra il passato e il presente, tramite l’alternanza dei capitoli, porta la protagonista Dafne a decidere che è il momento di affrontare la vita e cercare di superare le sue paure.

Ed ecco un po' di Geometria Sentimentale ...


Voi, che rapporto avete con matematica e geometria? Riuscite a trovare punti di contatto con la vita?
Avete mai sentito di avere il cuore in subbuglio?

1 commento:

  1. Che coincidenza!
    Anche io nel mio blog da due giorni sto parlando di questo romanzo delicato e intelligente.
    Non ho affrontato l'argomento numeri, ma il rapporto di Dafne con il suo passato.
    E la sua famiglia.

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