Questo è il sesto libro che Massimo Picozzi (medico, psichiatra,
docente universitario e criminologo italiano, autore e conduttore di
trasmissioni televisive riguardanti fatti di sangue e serial killer) scrive
insieme a Carlo Lucarelli (scrittore, conduttore televisivo, sceneggiatore e
giornalista italiano). Il saggio Sex Crimes, che ha come sottotitolo “Storie di
passioni morbose e di efferati delitti” è un libro non per tutti, esattamente
come i precedenti saggi della serie criminale, dove la parte teorica viene
approfondita a mo’ di esempio con la narrazione, ampiamente descrittiva, dei
casi di cronaca italiana ed internazionale. In questo volume, in particolare,
si entra nel dettaglio dei crimini a sfondo sessuale. Non tutti terminano con
un omicidio, ma sono comunque degni di nota per la loro efferatezza e la
brutalità dimostrata sulle vittime. Ovviamente, la componente sessuale è
predominante.
È un libro interessante che aiuta a far luce sui lati negativi della
natura umana. Ci si accorge che di tante storie di cronaca si conosce l’inizio
ma non la fine, perché i telegiornali e la stampa non ne approfondiscono la
conclusione. Forse questo aspetto, in alcuni casi, sconvolge di più. Non sempre
ad un efferato delitto corrisponde un colpevole che viene degnamente punito per
ciò che ha fatto. Molti criminali arrivano a diventare anche famosi, nonostante
le barbarie compiute.
Inoltrarsi nella meccanica del perché è altrettanto sconvolgente, non
per giustificare il criminale, ma per capire quanto possa essere facile passare
da una parte all’altra della barricata. La mente ha delle dinamiche che, a
volte, restano oscure. Vengono citati anche alcuni casi recenti di cronaca,
aggiornati a novembre 2011, periodo della pubblicazione.
Molti casi vengono solo accennati, altri riprendono esempi già
anticipati nei saggi precedenti della serie.
A volte, però, può risultare un po’ ripetitivo, soprattutto se si
conoscono già i fatti di cronaca descritti, non soltanto tramite gli altri
saggi ma anche attraverso gli approfondimenti e i documentari televisivi. È
comunque un interessante approccio alla criminologia, ma se non si è
appassionati del genere, alcuni dettagli e alcune descrizioni possono essere
eccessivamente crude.
Interessante è anche l’ultimo capitolo relativo alle vittime e a come
spesso vengano dimenticate. Inoltre, non ai dà importanza alle vittime
secondarie, ossia i parenti e gli amici delle vittime, nei quali restano dolore
e sofferenza.
Inutile : il crimine ci fa orrore, ma ha anche un sottile fascino perverso che ci impedisce di volgere lo sguardo altrove.
RispondiEliminaHai sempre titoli intressanti Pupy
Temo mi farebbe troppa impressione questo tipo di lettura.
RispondiEliminaUn abbraccio
I libri sui crimini certamente attraggono la mia curiosità un po' morbosa, ma non li amo in modo particolare.
RispondiEliminaLucarelli é un giallista tosto, che apprezzo sin dai suoi esordi.
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