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sabato 14 luglio 2012

Il testimone muto di Richard Austin Freeman

Cari Amici Blogger,
i polizieschi dei primi del '900 hanno sempre un fascino tutto loro e Pupottina non può farne a meno. Almeno uno ogni tanto ci vuole.
Questa volta è capitato Il testimone muto (1914) di Richard Austin Freeman. Interessanti le descrizioni dei metodi scientifici, precursori delle tecniche attuali che ancora facevano dell'alchimia una scienza misteriosa, prima di chiamarla, per semplicità, chimica.
VOTO 8

Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.

Il giovane Jardine si rifugia sotto una quercia durante un temporale serale. La sua attenzione viene catturata da una strana radice che, in realtà, è il piede di un cadavere. Corso a chiamare la polizia, il cadavere è scomparso e tutti credono che si sia sbagliato. Ma come può un medico non riconoscere un morto?
Trascorre un mese durante il quale Jardine incontra una ragazza, Sylvia, che gli piace molto. Nel frattempo inizia il suo primo incarico come medico sostituto in un ambulatorio. Ma niente è destinato a filare liscio, soprattutto quando aiuta un collega a redigere un certificato di morte e ha il dubbio che qualcosa non quadri.
Aiutato dal vero genio investigativo del romanzo, quello dell'illustre esperto di medicina legale, il famoso dottor John Thorndyke, Jardine riuscirà a rimanere in vita, scampando al pericolo non poche volte.
Nella sua vita ci sarà anche un'altra donna, sposata e molto misteriosa che lo aiuterà. A volte i buoni si confonderanno con i cattivi e non si saprà da chi realmente Jardine dovrà guardarsi le spalle. I dubbi aumenteranno, finché si scoprirà che il morto era sempre lo stesso e che, per mantenerlo fresco per un mese, si era utilizzato l'antenato dei vagoni frigo, un refrigeratore rudimentale, impiegato per il trasporto della carne da un continente all'altro. Il testimone muto era, quindi, lo stesso cadavere che non era nemmeno quello che si diceva che fosse, poiché gli era stata rubata l'identità per scambiarlo con un altro, cioè il colpevole.
La donna sposata, innamoratasi di Jardine, darà la vita per aiutarlo e lui le resterà riconoscente, pur sposando Sylvia, la quale, per la prima volta, gli aveva fatto battere il cuore.

Lo avete letto?
Che cosa ne pensate?

5 commenti:

  1. Ciao Pupottina,
    non l'ho letto ma leggi tanti libri come sempre.
    Sei ancora in ferie...? Oppure sei rientrata dalle vacanze?
    Comunque, goditi dell'estate! Qui ancora il cielo è nuvoloso...
    Buona domenica

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  2. Avendo intenzione di leggerlo in futuro, non ho letto ( per ora almeno) il seguito del post.
    Un grande augurio di buona domenica ed un saluto,Costantino.

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  3. Non ho letto niente di quello che dici, però anche a me piaccioni i gialli, quando sono scritti bene.

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  4. E' vero, i gialli di quel periodo hanno un fascino particolare!!

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  5. L'ho letto, a suo tempo. E ho apprezzato esteticamente le ristampe anastatiche dei gialli italiani anni '30 del secolo scorso, come quella dell'immagine qui acclusa.

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