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La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
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Campari a colazione
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sabato 10 marzo 2012

Il bacio eterno dell'oscurità di Jeaniene Frost

Ancora una volta Pupottina è stata catturata da uno sguardo magnetico ed accattivante in copertina. La bella ragazza, dalle labbra leggermente imbronciate, rende alla perfezione lo spirito del modello di ragazza combattiva, caparbia, che non si lascia manipolare da nessuno, che decide per se stessa e, perché no, decide anche lei in base a quello che le dice il cuore. Lei è Kira Graceling, un’investigatrice privata, una ragazza di 31 anni, single e con una storia familiare che modernamente siamo abituati a definire “allargata” (ossia ha una sorella ed un fratello che tra loro non sono imparentati, ma pensano, per semplicità, di poterlo essere). Kira è la protagonista di Il bacio eterno dell’oscurità di Jeaniene Frost. 

E' difficile spiegare a che livello della serie si colloca questo romanzo. Vedo di farlo in maniera semplice. E' il secondo romanzo spin off, dopo il quarto libro della serie regolare The Night Huntress di Jeaniene Frost. Anche se è incluso in una serie già ampiamente avviata è comunque semplice comprendere la storia.
Un libro che si può, facilmente e con giusta motivazione, definire bollente. La protagonista, infatti, è terribilmente sexy, spigliata, simpatica. Infatti, ha sempre la battuta pronta, anche nelle occasioni più avverse.
La sua storia inizia, quando dopo un appostamento notturno, assiste ad un’aggressione. Chiama la polizia, ma, nel frattempo non può non intervenire. Un uomo viene massacrato da un gruppo di tipi poco affidabili, che scoprirà essere dei ghoul. La vittima, improvvisamente, vedendola, in un batter d’occhio mette al tappeto i suoi aggressori.  
E allora perché non si è difeso prima? Questo è uno degli interrogativi che vi baleneranno subito nella mente e a cui cercherete di rispondere.
L’uomo non è uno qualunque. È un vampiro ed, essendo stata ferita mortalmente anche Kira, la salverà, ma la porterà con sé e la costringerà ad una convivenza forzata. 
Lui è stupendo con i lineamenti egiziani. Dimostra vent’anni, ma ne ha quattromila. È uno dei vampiri più potenti del mondo, però, come tutti i grandi, ha anche un nemico, il quale conosce i suoi punti deboli.
Leggendo questo libro, scritto con ironia e con uno stile fresco ed accattivante, non ci si annoia. È piacevolissimo da scoprire. I personaggi sono davvero ben delineati e creano dipendenza. Il libro finisce troppo presto e sempre sul più bello.
VOTO 8,5

Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere perché, nel commenti di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.

La scrittrice, Jeaniene Frost, è giovane e simpatica. Di lei dice che, nonostante non sia un vampiro, ha la pelle molto chiara, adora vestire di nero, come la sua protagonista, e le piace dormire di giorno.
I suoi personaggi hanno un forte impatto, soprattutto per la simpatia. Riguardo ai vampiri, sfata diversi miti e leggende gotiche. Non hanno paura del sole, delle croci, dei paletti di legno o dell’acqua santa. Sono bravissimi a ottenere quello che vogliono, grazie al loro potere della persuasione. Ne hanno anche altri e vari di poteri, come volare. Anche Dracula in persona farà capolino nel libro, essendo un grande amico di Mencheres. In questo libro, ci si aspetta che possa accadere di tutto e di più e, nonostante tutte le attese, accade sempre l’imprevedibile.
Come in ogni perfetto fantasy, non mancano le lotte fra il bene e il male, o meglio fra Mencheres e chi lo odia per i suoi poteri, che lo rendono più potente rispetto agli altri, ma anche, per alcuni versi, più isolato e vulnerabile. E, come in ogni perfetto romance, non manca il lato sensuale e romantico della storia che lo rende un libro per adulti.
Mencheres, prima di essere uno splendido vampiro, è un uomo che soffre il peso e il senso di colpa dei suoi anni e della vita trascorsa. Un vampiro a volte cerca un modo per morire che sia dignitoso. Non un suicidio vero e proprio, ma un’aggressione in cui fingere di non riuscire a difendersi. È una figura complessa, completa, carismatica ed assolutamente amabile. Non ne può più di lotte per il potere, intrighi, perdite e simulerebbe anche un’aggressione mortale, pur di cessare la sua esistenza. Per fargli cambiare idea, serve una figura femminile ad affiancarlo che risulti credibile e piena di doti e virtù umane. Ed è qui che la Frost crea Kira, una ragazza perfetta per il ruolo, perfetta per far innamorare un vampiro millenario. Lei è tenace, intelligente, spiritosa, onesta e schietta. Niente la zittisce. Niente la spaventa a tal punto da frenarla. Non voglio raccontarvi cosa accadrà dopo il loro periodo di convivenza forzata, come ognuno riprenderà la sua vita, quando si separeranno e cosa li riporterà a stare insieme, né tanto meno voglio rivelarvi, chi fra i tanti personaggi è il cattivo e perché agisce in quel modo. I precedenti libri, sia spin off che della serie regolare, Pupottina non li ha letti, ma questo fattore non è vincolante. La storia viene resa ugualmente bene. Si intuisce che alcuni personaggi erano anche nei libri precedenti, ma non viene preclusa la comprensione. È un libro che si legge con interesse. Non stanca. Non è appesantito da lunghe descrizioni che rallentano il ritmo o lo fanno perdere. Tutto è sempre vibrante, movimentato. Non ci sono punti “morti”, ma non morti che rendono accesa l’attenzione. Ogni loro gesto preclude una reazione a catena, intervallata da frasi ad effetto e da inaspettate conseguenze. Ogni capitolo termina con qualcosa che viene lasciato in sospeso e viene ripreso in quello successivo. Si vuole sempre sapere cosa succede dopo, anche a fine libro, quando si scopre che c’è già il primo capitolo del successivo e si è costretti a fermarsi.

Voi, l’avete letto? Vi è piaciuto?
Siete abituati ad un’idea classica dei vampiri o vi piace l’idea della Frost di renderli diversi da quelli leggendari?

1 commento:

UnLupoinToscana ha detto...

Potrebbe essere il mio genere. Anche se come "Lupo" forse più adatti i licantropi ;)

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