Cari Amici Blogger con l'hobby della lettura,
ecco la vostra Pupottina a parlarvi di un'altra delle sue letture estive. Nessun periodo dell'anno come l'estate è tanto utile per portarsi avanti con libri, acquistati chissà quando, che aspettano di essere letti per la prima volta. ^____^
Anche se inizia a serpeggiare nella mente di Pupottina la possibilità di rileggere i libri che le hanno lasciato una bella impressione. Non è il caso del libro di oggi, scartato dal suo cellophane e letto sotto l'ombrellone durante le assolate giornate di luglio. Eh sì, ne è passato di tempo!
Questo libro è una classica detective story che non segue nessuna delle procedure moderne contemporanee. Basti pensare che il libro è stato scritto nel 1911 per rendere l'idea.
Pupottina, pur essendo un'accanita seguace di CSI, Law & Order e Criminal Minds, non riesce a non subire il fascino di queste storie criminali d'altri tempi.
Ecco la trama di Due iniziali soltanto ...
VOTO 7
Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo (sempre che riesca a reperirlo), non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Pupottina ne ha parlato con Kevin che ha avuto qualcosa da obiettare riguardo alla soluzione del caso poliziesco.
Come probabile arma per gli omicidi, viene proposta una pistola a canna lunga con degli improbabili proiettili di ghiaccio, ossia l'assassino, un pazzo malato di superomismo, utilizzava le stalattiti di ghiaccio, che si formavano d'inverno intorno alle finestre, per uccidere le sue vittime. Entrando in un corpo caldo, il proiettile di ghiaccio si scioglieva e fluiva fuori insieme al sangue non lasciando traccia, ma solo una ferita mortale.
Secondo Kevin ...
Primo, è impossibile staccare le stalattiti di ghiaccio dalle finestre senza essere visti nello sforzo sovrumano di farlo.
Secondo, nessuna pistola riuscirebbe a far partire un proiettile di ghiaccio senza la polvere da sparo.
Secondo voi, Kevin è un ottimo detective?
Cosa ne pensate?
Pupottina gli deve proporre di cambiare lavoro?
E' assodato che il patto narrativo, grazie al quale il ricevente presta fede alle invenzioni dell'autore, passandole per credibili, pur non essendolo, con lui non funziona. Pupottina, invece, è una lettrice perfetta e buona nel dare giudizi, che sono per lo più positivi e generosi.
Voi, l'avete letto?
Che cosa ne pensate?
buona domenica, dolcissima ...
RispondiEliminabacio ...
Ciao Pupottina!
RispondiEliminaNon ho letto questo libro ma mi ha riportato alla mente un gioco di ruolo a cui ho partecipato diversi anni fa! Era un gioco di ruolo in veste "giallo" dove noi giocatori dovevam trovare indizi e risolvere omicidi.
Beh, l'assassino di quel gioco usava una cerbottana a due fori che sparavano due "proiettili" di ghiaccio in modo che tutti pensassero ad un vampiro!!!!
Credo a distanza di anni che forse il master del gioco abbia letto il tuo libro e come ispirazione ha ideato la storia...
Forse sono uscita fuori tema, vero?
Perdonami!^_^
Tornando alla tua domanda credo che Kevin abbia ragione, ma a volte il bello della lettura è anche la fantasiae l'impossibile!!!
Un bacio.
Nunzia
Avevo intenzione di leggerlo, ma ho commesso l'errore di non interrompere la lettura del tuo post, quindi ora anche il mio patto narrativo rischia di sfracellarsi di fronte alle congetture del tuo mancato detective...
RispondiEliminaBuona domenica!
Ola Pupott,
RispondiEliminaTenha um bom domingo
e uma boa semana
Te voglio bene, tesoro
Paulo
Io non l'ho letto, però il genere mi piace, potrei darci un'occhiata in libreria!
RispondiEliminanon l'ho letto, ma mi hai messo curiosita'...
RispondiEliminaciao!!!
Non l'ho letto, prendo noya e se per caso il mio fornitore ufficiale dovesse averlo..chissà:-) Buona nuova settimana.
RispondiEliminaps. mi piace il tuo modo di far recensione, è sempre gradevole, attento e pertinente:-)