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venerdì 8 dicembre 2017

Il bosco di Mila di Irma Cantoni



È un romanzo sorprendente che coniuga vari ingredienti: il giallo poliziesco di ambientazione italiana, il mondo supertecnologico degli hacker, il soprannaturale e la filosofia buddhista. A condurre un'indagine, che colpisce dall'inizio l'attenzione del lettore, è la commissaria Vittoria Troisi, personaggio letterario alla sua seconda indagine, dopo "Il cartomante".
Vittoria Troisi è una protagonista multisfaccettata molto interessante. È tante cose insieme. È un poliziotta dedita al lavoro, lontana dalla sua città natale, Roma, e dal quartiere problematico in cui è vissuta. È una single, che guarda al suo aspetto esteriore, si confronta con le altre donne e vorrebbe migliorarsi, nonostante riscuota già un discreto successo con l'altro sesso, che mantiene comunque a distanza.
È una laureata. È segretamente una hacker. È una donna che ha delle visioni. In particolare, ha un'anima guida, Victor, un uomo che ha ucciso in passato e che, per qualche misterioso motivo, la aiuta nelle indagini.
Molto interessanti e ben delineati sono anche gli altri personaggi che ruotano intorno a Vittoria Troisi.
Interessante è anche il caso, quello di una bambina scomparsa nel bosco, Mila, che dà il titolo al romanzo.
Mila appartiene ad una famiglia molto ricca ed influente di Brescia. È una famiglia che nasconde molti, torbidi segreti, familiari e professionali. La ricerca di questa dolce creatura pura, in mezzo a tanto lerciume, diventa l'imperativo al quale Vittoria cerca di dare una risposta. Vittoria vuole ritrovare Mila viva, sana e salva. A guidare Vittoria Troisi, ci sono sensazioni, apparizioni, voci, oltre ai normali indizi frutto di un accurato lavoro d'investigazione.
IL BOSCO DI MILA è un giallo avvincente, ricco di colpi di scena, che racconta rancori mai sopiti che risalgono alla Seconda guerra mondiale e agli anni di piombo. 

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