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domenica 12 novembre 2017

I meandri della notte di Anne Perry


Primum non nocere. Non è la prima volta che leggo un romanzo di Anne Perry della serie che ha come protagonista il comandante della polizia fluviale, William Monk, ma mai prima, in nessuno di essi, a condurre gli eventi era stata sua moglie, Hester Monk, abile infermiera, pronta e zelante nello svolgere il suo dovere.

I MEANDRI DELLA NOTTE è un titolo che ha qualcosa di tortuoso e oscuro, come i corridoi dell'ospedale nel quale Hester Monk è chiamata a sostituire un'amica infermiera durante il turno di notte. Mentre svolge diligentemente il suo lavoro, incontra una bambina, malata, sola e indifesa che vive segregata insieme ad altri bambini in un misterioso reparto fantasma dell'ospedale. La signora Hester Monk, in questo romanzo, è l'unica veramente fedele al giuramento di Ippocrate, "Primum non nocere". Accanto a lei, ruotano, come suoi superiori, vari medici. Ma sono in particolare i fratelli Rand, medici di alta fama, a impartirle ordini ai quali lei fatica a sottostare. Si può nuocere ad un paziente per proteggerne un altro?

Troppo spesso in questo romanzo giallo, che vede una catena di morti susseguirsi, Hester Monk deve fare i conti con la sua coscienza.

I MEANDRI DELLA NOTTE è un romanzo che, nel suo insieme, si può inscrivere in più generi. Appartiene: sicuramente al genere giallo e noir; ma anche al poliziesco, considerata la presenza di William Monk; al medical thriller, visto che si svolge in parte in un ospedale o a contatto con dei pazienti dei quali segue il percorso sanitario, dalla diagnosi alla cura; al legal thriller, poiché segue un processo in un'aula di tribunale; al thriller psicologico, per l'analisi interiore di uno dei personaggi, chiamato a confrontarsi con la propria coscienza e a far riflettere il lettore sulle medesime considerazioni.

Senza anticipare altro di questo romanzo, opera di una delle migliori autrici del giallo moderno, va sottolineato lo stile narrativo ricco di colpi di scena e la trama movimentata e mutevole che impedisce al lettore di annoiarsi, tenendolo sempre sul filo del rasoio, o meglio, del bisturi.

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