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venerdì 14 aprile 2017

Una perfetta sconosciuta di Alafair Burke

Come si fa a dimostrare la propria innocenza quando ci sfugge qualcosa di molto importante? Quando non ricordiamo esattamente quel qualcosa che ci viene proposto come certo, come facciamo a dimostrare che non è reale? E se invece fosse reale? E se fossimo noi che non lo ricordiamo?

È sicuramente un incubo quello che si vive in una situazione del genere. È l'incubo che si trova a vivere Alice Humphrey, principale sospettata dell'omicidio del suo affascinante capo.

Ma Alice è molte altre cose ...

È l'amata figlia di una famiglia privilegiata, ma nota alla cronaca per precedenti scandali. È anche una ragazza determinato a farcela da sola, a realizzarsi nel lavoro senza l'aiuto di papà. È una giovane intraprendente come tante che vive nella Grande Mela.

L'incontro casuale con quello che diventa il suo nuovo capo, Drew Campbell, le cambia davvero la vita. Campbell è il rappresentante di un ricco mecenate anonimo che vuole lanciare un artista delle doti artistiche controverse. Lui vuole aprire una galleria d'arte e vuole che Alice la gestisca. Per Alice è tutto incredibilmente provvidenziale ed accetta senza pensarci su due volte.

Inevitabilmente, il nuovo inizio di Alice è troppo bello per essere vero.

Alice si trova in un groviglio di menzogne. L'anonimo mecenate è impossibile da rintracciare ed anche  il controverso e chiacchierato artista, noto con uno pseudonimo, si dà alla macchia. Sembra come se Alice fosse caduta in una trappola, ordita da qualcuno che agisce nell'ombra, per incastrarla.

Se vuole non essere accusata di omicidio, deve scoprire la verità ed individuare il colpevole.

Alice è un bel personaggio: è intelligente, interessante e simpatica.

Anche questa volta, la scrittrice americana, Alafair Burke, ha ideato una storia complessa, coinvolgente e avvincente. È un autentico giallo. Diventa sempre più ingarbugliato ed intrappola il lettore che non resiste alla curiosità di sapere come finirà.

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