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giovedì 30 marzo 2017

Fore morra di Diego Di Dio

FORE MORRA, ossia fuori dalla camorra. È il titolo di un romanzo attuale e crudo nelle descrizioni. I personaggi delle vicende, che agiscono all'interno della piccola e grande criminalità, sono come proiettili impazziti, con tutti e con nessuno.

È un libro che riporta subito per le ambientazioni, le tematiche e le storie narrate al celebre romanzo GOMORRA.

È il primo romanzo di DIEGO DI DIO che leggo e ne ho apprezzato lo stile conciso e scorrevole, la notevole potenza evocativa delle immagini, rese con descrizioni particolareggiate, e le sequenze narrative dove si annida sempre un colpo di scena eclatante.

La storia, che alterna il presente e il passato, segue le vicende criminali dei due protagonisti, Alisa e Buba, due sicari. Come li immaginiamo solitamente due sicari? In FORE MORRA, il lettore trova la risposta perfetta. Alisa e Buba sono professionali, spietati, ben noti nell’ambiente criminale, ma sono anche in pericolo. Pur essendo notevolmente diversi, riescono a lavorare insieme: sono una coppia criminale riuscitissima.

Buba è un uomo possente, maniacale, una perfetta macchina di morte dal passato ambiguo e oscuro. Alisa è una sopravvissuta a un’infanzia trascorsa tra violenze e abusi. È cresciuta ai margini di una società feroce e impietosa. Entrambi conoscono la povertà e cercano come possono di sbarcare il lunario. Cercano l'occasione che può aiutarli a cambiare totalmente vita, nonostante quell'esistenza fatta di crudeltà e violenza sia ormai tatuata sulle loro pelli.

Durante la loro attività violenta, cadono in una trappola, ordita contro di loro da un uomo molto potente e determinato, chiamato “il boss”, e di cui si sa che come obiettivo quello di catturare Alisa.

Andando a ritroso nella memoria, esplorando i tormenti e le violenze subite nella sua vita, Alisa deve capire chi si nasconde dietro quella grande macchinazione. Buba e Alisa devono addentrarsi tra i quartieri di Napoli e negli antri bui della mente umana, per scoprire quanto profondo e devastante possa essere l’odio di un uomo tradito.

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