Una
donna in stato confusionale viene trovata nuda in un parco. La signora
per fortuna sta bene, ma non ricorda assolutamente nulla di cosa sia
successo la sera prima, né ha idea del perché si trovi lì, per di più
senza vestiti. È solo il primo di una serie di episodi bizzarri.
Incaricati subito di seguire le indagini, nel giro di poco Van In e il
suo inseparabile braccio destro Versavel si ritrovano sulle tracce di
una setta di fanatici cattolici. Ben introdotti negli ambienti della
finanza e della politica, hanno un piano ambizioso: sopprimere le
tentazioni sessuali, azzerare le disuguaglianze economiche, eliminare la
corruzione nel mondo e instaurare una teocrazia basata sul sacrificio.
Costi quel che costi. Quando, molto presto, gli episodi bizzarri si
trasformano in una serie di avvenimenti sempre più drammatici e cruenti,
comincia un’escalation di terrore e violenza che si propaga da Bruges
in tutto il paese con un’ampia eco mediatica. La situazione sembra senza
via d’uscita quando la stessa Hannelore, sua moglie, giudice
istruttore, viene rapita dai membri della setta. L’equilibrio e le
capacità dell’ispettore Van In e dell’amico Versavel questa volta
verranno messi davvero a dura prova.
Tra richiami biblici, rituali inquietanti, atmosfere cupe e ricordi dolorosi, il commissario più amato del Belgio ritorna in questa nuova indagine mozzafiato, appassionante e tristemente attuale.
Tra richiami biblici, rituali inquietanti, atmosfere cupe e ricordi dolorosi, il commissario più amato del Belgio ritorna in questa nuova indagine mozzafiato, appassionante e tristemente attuale.
LAVORO A MANO ARMATA
Alain
Delambre ha cinquantasette anni, una moglie e due figlie ormai adulte.
Una vita passata a lavorare come responsabile delle risorse umane. Poi
la crisi, il licenziamento, la disoccupazione. Un lavoretto per tentare,
con scarso successo, di far quadrare i conti. E all’orizzonte la
seconda chance, quella che può ridare un senso a tutto: un nuovo lavoro,
che sembra ritagliato sul suo percorso professionale. Da non crederci,
alla sua età. Alain però ci crede, vuole crederci. Per via della
speranza, «quella canaglia», come direbbe Charles, l’unico vero amico
che gli è rimasto, un barbone che vive dentro una Renault 25. Ed è
grazie a questo ritrovato ottimismo che Alain inizia a scivolare in una
serie di situazioni poco chiare che dapprima sottovaluta. L’uomo è
pronto a tutto pur di ritrovare la vita che ha perso, pur di riuscire a
tirare su la testa e a guardare di nuovo le figlie negli occhi. È pronto
anche ad allontanarsi dall’amata moglie Nicole, quando lei inizia a
porre troppe domande. Che Alain, come test da superare per essere
assunto, partecipi a un gioco di ruolo, organizzato per mettere alla
prova i quadri di una grande azienda, per lei non è accettabile. Ma il
signor Delambre è un uomo che non vuole diventare l’ennesima vittima
della crisi, vuole lavorare, e il lavoro è pronto a prenderselo, se
necessario, anche a mano armata.
Pierre Lemaitre, maestro del noir e vincitore del Premio Goncourt 2013, trae spunto da un fatto di cronaca per scrivere un romanzo di scottante attualità in cui la realtà della disoccupazione diventa una storia di violenza, psicologica e fisica. Forte di un attentissimo scavo sociale, Lavoro a mano armata è una storia del nostro tempo, come nessuno l’ha mai raccontata.
Pierre Lemaitre, maestro del noir e vincitore del Premio Goncourt 2013, trae spunto da un fatto di cronaca per scrivere un romanzo di scottante attualità in cui la realtà della disoccupazione diventa una storia di violenza, psicologica e fisica. Forte di un attentissimo scavo sociale, Lavoro a mano armata è una storia del nostro tempo, come nessuno l’ha mai raccontata.
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