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venerdì 24 febbraio 2017

Novità FAZI: L'orecchio di Malco

Pieter AspeL'ORECCHIO DI MALCO
Una donna in stato confusionale viene trovata nuda in un parco. La signora per fortuna sta bene, ma non ricorda assolutamente nulla di cosa sia successo la sera prima, né ha idea del perché si trovi lì, per di più senza vestiti. È solo il primo di una serie di episodi bizzarri. Incaricati subito di seguire le indagini, nel giro di poco Van In e il suo inseparabile braccio destro Versavel si ritrovano sulle tracce di una setta di fanatici cattolici. Ben introdotti negli ambienti della finanza e della politica, hanno un piano ambizioso: sopprimere le tentazioni sessuali, azzerare le disuguaglianze economiche, eliminare la corruzione nel mondo e instaurare una teocrazia basata sul sacrificio. Costi quel che costi. Quando, molto presto, gli episodi bizzarri si trasformano in una serie di avvenimenti sempre più drammatici e cruenti, comincia un’escalation di terrore e violenza che si propaga da Bruges in tutto il paese con un’ampia eco mediatica. La situazione sembra senza via d’uscita quando la stessa Hannelore, sua moglie, giudice istruttore, viene rapita dai membri della setta. L’equilibrio e le capacità dell’ispettore Van In e dell’amico Versavel questa volta verranno messi davvero a dura prova.
Tra richiami biblici, rituali inquietanti, atmosfere cupe e ricordi dolorosi, il commissario più amato del Belgio ritorna in questa nuova indagine mozzafiato, appassionante e tristemente attuale.
Pierre Lemaitre
LAVORO A MANO ARMATA
Alain Delambre ha cinquantasette anni, una moglie e due figlie ormai adulte. Una vita passata a lavorare come responsabile delle risorse umane. Poi la crisi, il licenziamento, la disoccupazione. Un lavoretto per tentare, con scarso successo, di far quadrare i conti. E all’orizzonte la seconda chance, quella che può ridare un senso a tutto: un nuovo lavoro, che sembra ritagliato sul suo percorso professionale. Da non crederci, alla sua età. Alain però ci crede, vuole crederci. Per via della speranza, «quella canaglia», come direbbe Charles, l’unico vero amico che gli è rimasto, un barbone che vive dentro una Renault 25. Ed è grazie a questo ritrovato ottimismo che Alain inizia a scivolare in una serie di situazioni poco chiare che dapprima sottovaluta. L’uomo è pronto a tutto pur di ritrovare la vita che ha perso, pur di riuscire a tirare su la testa e a guardare di nuovo le figlie negli occhi. È pronto anche ad allontanarsi dall’amata moglie Nicole, quando lei inizia a porre troppe domande. Che Alain, come test da superare per essere assunto, partecipi a un gioco di ruolo, organizzato per mettere alla prova i quadri di una grande azienda, per lei non è accettabile. Ma il signor Delambre è un uomo che non vuole diventare l’ennesima vittima della crisi, vuole lavorare, e il lavoro è pronto a prenderselo, se necessario, anche a mano armata.
Pierre Lemaitre, maestro del noir e vincitore del Premio Goncourt 2013, trae spunto da un fatto di cronaca per scrivere un romanzo di scottante attualità in cui la realtà della disoccupazione diventa una storia di violenza, psicologica e fisica. Forte di un attentissimo scavo sociale, Lavoro a mano armata è una storia del nostro tempo, come nessuno l’ha mai raccontata.

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