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giovedì 10 novembre 2016

LA RAGAZZA DEL TRENO


... è tra i miei preferiti ...
"Non pretendere che io abbia la testa sulle spalle. Non posso. Non con te."
LA RAGAZZA DEL TRENO di Paula Hawkins è un thriller psicologico, tendente al giallo, con una struttura narrativa avvincente.
La mente nasconde sempre moltissimi segreti. Anche quella della protagonista, Rachel, abituata a spiare le vite degli altri per non riflettere sulla propria. È sola. Divorziata. Ogni giorno prendere il treno: la mattina per andare, il pomeriggio per tornare dal lavoro a Londra. Il viaggio in treno è il suo momento preferito della giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare le vite degli altri e fantasticare. Nessuno la vede. Nessuno sa di essere spiato.
In particolare, le piace spiare una coppia, un uomo e una donna, senza nome, che ogni mattina fanno colazione in veranda. Rachel dà loro dei nomi, si affeziona alla loro routine, che un tempo aveva anche lei, quando era sposata con il suo Tom. Per lei, quella coppia di estranei rappresenta la coppia perfetta dalla vita perfetta. La sua vita invece è tutt'altra cosa.
L'apparente tranquillità su cui poggia la vita di Rachel viene rotta, una mattina, quando su quella veranda, vede qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Quel momento rappresenta per Rachel lo spartiacque tra la serenità e lo sconvolgimento totale. Rachel deve analizzare anche se stessa per comprendere ciò che ha visto e che non riesce più a ricordare.
A narrare le vicende sono tre donne, Rachel, Anna e Megan, nei loro diari. Ogni giorno il lettore può scoprire cosa hanno fatto. I piani temporali, però, sono differenti, cioè non seguono l'ordine cronologico, ma distribuiscono eventi, elementi e dettagli per accrescere la curiosità di chi legge e scopre l'evolversi degli eventi, una pagina dopo l'altra, saltando da n periodo all'altro. Questo meccanismo cattura il lettore, man mano che vengono disseminati indizi e delineate situazioni. Una suspense crescente accompagna le azioni della protagonista, mentre cerca di ritrovare i tasselli mancanti alla sua memoria. Lei ha un grave problema di alcolismo e la mancanza di lucidità le crea confusione nei pensieri e nei ricordi. Rachel è una donna abbandonata da tutti, ma tenace nel voler salvaguardare l'ombra di perfezione che vede negli altri.
Il ritmo della narrazione diviene man mano più incalzante fino allo sconvolgente colpo di scena. I misteri della mente umana sono tanti e non sempre chi appare equilibrato lo è davvero e viceversa. FINE

 Per chi volesse vedere anche il film,
io l'ho visto e mi è piaciuto 

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