Hotel Du Barry è un romanzo dallo stile prezioso ed elegante e dalla
trama rilassante, ma coinvolgente.
È facile appassionarsi alla vita di personaggi, tanto ben delineati e
raccontati per dettagli salienti.
Viene narrata una storia originale, assolutamente incredibile.
È ambientato nel 1930, in un hotel lussuoso, elegante, dove a
coinvolgere il lettore sono anche le stanze, gli arredi, lo sfarzo, la
luminosità e lo scintillio delle superfici alla moda, in perfetto stile Belle Époque. L'ambientazione è
tanto suggestiva da voler entrare a far parte di quel mondo e scoprirne i segreti.
LESLEY TRUFFLE ha esordito con questo interessantissimo e insolito
mystery. Tra i protagonisti al centro di questo romanzo, c'è anche una neonata "la bambina dell'Hotel
du Barry". L'hanno trovata avvolta in un paio di mutandoni da donna e
appesa al filo del bucato nel cortile della lavanderia del lussuoso albergo
londinese, miracolosamente scampato ai bombardamenti della prima guerra
mondiale.
Nessuno può resistere a quella neonata che conquista tutti con la
potenza del suo sorriso. I membri del personale decidono, all'unanimità, di
tenerla con loro e con mezzi non del tutto ortodossi convincono il
proprietario, Daniel, ad adottarla.
Alla neonata viene dato il nome di Cat e cresce amata e coccolata sia
dallo staff che dagli ospiti dell'hotel, ugualmente a proprio agio nella
sontuosa suite del nono piano e nel labirinto di corridoi dello scantinato.
Molti anni dopo, quando Daniel du Barry muore in circostanze a dir poco
sospette, Cat decide di risolvere il mistero e chiede aiuto ai membri della sua
insolita famiglia affinché l'aiutino a inchiodare l'assassino dell'uomo che le
ha fatto da padre e le ha donato tanto amore, dandole la possibilità di vivere
un'esistenza unica.
HOTEL DU BARRY è una lettura, adatta a tutti, per chiunque. È un
mistery, insolito e brillante, sullo sfondo dei ruggenti anni Trenta, capace al
tempo stesso di commuovere e divertire. È una lettura avvincente, con una bella
trama.
Nessun commento:
Posta un commento
Dimmi la tua ...