Jacqueline Susann
La valle delle bambole
A cinquant’anni dalla pubblicazione torna in Italia
nella collana
Bittersweet di Sonzogno
un classico della cultura pop
In libreria dal 30 giugno
«Il libro scandalo che cinquant’anni fa scosse l’America,
ebbe un colossale successo, e aprì la strada
a
Sex and the City e Mad Men»
Irene Bignardi
«Gli anni Sessanta verranno ricordati
per Andy Warhol, i Beatles e me» Jacqueline Susann
«Magnetico. Uno di quei libri che non riesci a mettere giù» Nora Ephron
«Jackie intuì che i suoi lettori erano maturi per assaporare
il lato più crudo dell’amore…» Michael Korda, The New Yorker
Jacqueline Susann
La valle delle bambole
Sonzogno Editori
Collana Bittersweet
Traduzione di Mariapaola Dèttore
Postfazione di Irene Bignardi
ISBN 978-88-454-2622-3
pp. 528; € 19.00
La
Seconda guerra mondiale è finita da poco e - per chi è giovane e
intraprendente come Anne, Neely e Jennifer - New York rappresenta il
Grande Sogno. Le tre ragazze, che arrivano dalla provincia americana,
approdano a Manhattan per cercare fortuna. E, a loro
modo, la trovano: una recita nei musical di Broadway, un’altra lavora
nella pubblicità, la terza riesce a sposare un attore-cantante famoso.
Poco per volta, però, la buona sorte le abbandona. E allora, per tirare
avanti, l’unica consolazione restano le “bambole”
ovvero, nel gergo di quegli anni, le pasticche che servono a trovare un
po’ di pace o di eccitazione. Finché anche quelle non si trasformano in
uno strumento di autodistruzione…
Pubblicato nel 1966, La valle delle bambole
di Jacqueline Susann fu uno dei più
clamorosi casi editoriali della letteratura americana, arrivando a vendere nel mondo oltre 30 milioni di copie (come
Via col vento). Al grande successo contribuiva l’aura scandalosa
di una prosa che metteva in scena, con linguaggio schietto, storie
d’amore e di sesso, ma che, soprattutto, intercettava i cambiamenti nei
costumi di massa. L’autrice era un’esordiente non più giovanissima,
eppure incantava poiché riusciva a toccare, con
voce autentica e senza autocensure, i temi brucianti della vita delle donne: il
piacere, il lavoro, l’amore, il matrimonio.
Non è dunque strano che oggi figure influenti come Gloria Steinem e Lena
Dunham abbiano incoronato il libro di Jacqueline Susann come un
classico della cultura pop. Un classico che oggi,
a cinquant’anni di distanza, ha ancora molto da dire.
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