Le piramidi e la Sfinge, Stonehenge, Machu Picchu. Da secoli siti come questi rapiscono la curiosità di studiosi, avventurieri e turisti, ammaliati dai segreti che ciascuno di questi incredibili monumenti racchiude. Come è stato possibile costruirli? Chi l'ha fatto, e perché?
Lo studioso Colin Wilson, insieme a Rand Flem-Ath, ha raccolto una messe di prove e stupefacenti documenti per offrire una risposta alternativa e convincente a tutte queste domande. La sua teoria è che una popolazione risalente a 100.000 anni fa, e quindi molto più antica degli Egizi e delle altre civiltà conosciute sinora, si sia diffusa dall'Antartide - allora non coperta di ghiacci - all'Egitto, alla Cina, al Sud America, lasciando memoria di sé nei monumenti che ancora oggi ammiriamo. Una civiltà particolarmente evoluta, che sfruttava un modo di pensare a noi sconosciuto ma certo non meno efficiente del nostro. Una civiltà che è stata spazzata via da una catastrofe climatica. Platone la identificava con Atlantide.

In un'affascinante esplorazione delle remote profondità della storia, L'impronta di Atlantide ricostruisce la connessione tra i vari misteri dell'avventura umana e scoperchia il vaso di Pandora di mondi perduti e dilemmi millenari. Consapevole che non ci può essere vero progresso per l'umanità senza una completa comprensione del nostro passato.