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giovedì 28 aprile 2016

E adesso? di A Yi

Che cosa significa "non c'è un motivo"?



"Ora capisco, capisco tutto. Non voglio rimanere intrappolato nell'illusione che mi voglia bene."

E adesso? Un titolo semplice e intrigante per una storia noir che racconta una vicenda che affonda le radici nella quotidianità di ognuno di noi, a volte tanto banale da scivolare in qualche gesto di assurda follia. È opera di uno scrittore cinese che non conoscevo ancora, A Yi. Il suo romanzo breve mi è piaciuto molto. L'ho trovato intelligente e coinvolgente, lucido e dettagliato nella narrazione dei gesti e delle motivazioni, irrazionali, che spingono il protagonista a pianificare un omicidio, apparentemente compiuto senza un vero perché, ma in realtà denso di troppe frustrazioni ed insoddisfazioni. Quello che poteva essere un suicidio per depressione diventa un efferato delitto con la conseguente fuga, però, senza troppa voglia di farla franca.

"Mi sarebbe piaciuto essere qualcuno di eccezionale. Ma qualsiasi cosa finisce come acqua nel deserto: evapora."

Lo sconvolgente protagonista, un normalissimo ragazzo della provincia cinese, insoddisfatto della propria esistenza senza lavoro, decide di diventare eccezionale per qualcosa che lo faccia ricordare, che gli permetta di uscire dall'anonimato facendo del male alla più innocente delle creature che conosce, una ragazza, dolce e perbene, che ha mal riposto in lui la sua fiducia.

"Lei è un'esca. La natura mi guarda profetica e stupefatta mentre cado in trappola, un passo dopo l'altro."

Il suo è un progetto totalmente folle, grottesco.

"Dovevo fare del male a lei, che era una così brava ragazza. Non ero tanto io a volerlo, quanto lei a imporlo".

Tanto interessante, quanto sconvolgente. Un romanzo adatto per riflettere sulla mancanza di empatia e sull'anaffettività che domina il presente. 

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