Sono tre, sono poliziotti, o meglio, lo sono stati;
adesso sono in pensione.
I loro nomi in codice sono: Maalox, Kukident e Semolino,
e la loro è la «Squadra speciale Minestrina in brodo»
Roberto Centazzo
SQUADRA SPECIALE MINESTRINA IN BRODO
In libreria dal 4 febbraio 2016
Sono tre, sono poliziotti, o meglio, lo sono stati; adesso sono in pensione.
I loro nomi in codice sono: Maalox, Kukident e Semolino,
e la loro è la «Squadra speciale Minestrina in brodo»
«Ma chi l’ha detto che con la pensione finisca la voglia di cambiare il mondo?
E chi l’ha detto che con la pensione
non si ride più?»
Maurizio De Giovanni
Ferruccio
Pammattone, ex sostituto commissario e vice dirigente alla Squadra
mobile, Eugenio Mignogna, ex sovrintendente alla
Scientifica, Luc (e non Luca per un errore dell'impiegato all'anagrafe)
Santoro, ex assistente capo all'Immigrazione, hanno molte cose in
comune: sono
amici da una vita, si sono arruolati
insieme nel lontano 1975 e sono stati appena congedati per raggiunti
limiti d'età. Ma alla pensione non possono e non vogliono abituarsi.
Si annoiano.
Così,
mentre chiacchierano sul lungomare di Genova, pensano che potrebbero
rimettersi subito in azione, per dedicarsi finalmente
a tutti quei casi che, per un motivo o per l’altro, non hanno mai
potuto affrontare quando erano in servizio. Adesso, finalmente, non
devono rendere conto a nessuno, soltanto alla loro coscienza che li
spinge a indagare, al loro stomaco che s’infiamma alla
vista di un würstel e alla loro prostata che reclama una sosta.
Ferruccio Pammattone, nome in codice Semolino
(se mangia pesante si riempie di macchie rosse ed è costretto a una dieta durissima),
Eugenio Mignogna, nome in codice Kukident (per festeggiare la pensione si
è regalato una smagliante dentiera) e Luc Santoro, nome in codice Maalox
(soffre di atroci bruciori di stomaco) diventano la «Squadra speciale Minestrina in brodo».
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