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venerdì 5 febbraio 2016

Squadra speciale Minestrina in brodo

Sono tre, sono poliziotti, o meglio, lo sono stati; 
adesso sono in pensione.
I loro nomi in codice sono: Maalox, Kukident e Semolino,
e la loro è la «Squadra speciale Minestrina in brodo»

Roberto Centazzo
SQUADRA SPECIALE MINESTRINA IN BRODO
 
In libreria dal 4 febbraio 2016

Sono tre, sono poliziotti, o meglio, lo sono stati; adesso sono in pensione.
I loro nomi in codice sono: Maalox, Kukident e Semolino,
e la loro è la «Squadra speciale Minestrina in brodo»

«Ma chi l’ha detto che con la pensione finisca la voglia di cambiare il mondo? 
E chi l’ha detto che con la pensione non si ride più?»
Maurizio De Giovanni

Ferruccio Pammattone, ex sostituto commissario e vice dirigente alla Squadra mobile, Eugenio Mignogna, ex sovrintendente alla Scientifica, Luc (e non Luca per un errore dell'impiegato all'anagrafe) Santoro, ex assistente capo all'Immigrazione, hanno molte cose in comune: sono amici da una vita, si sono arruolati insieme nel lontano 1975 e sono stati appena congedati per raggiunti limiti d'età. Ma alla pensione non possono e non vogliono abituarsi. Si annoiano.
Così, mentre chiacchierano sul lungomare di Genova, pensano che potrebbero rimettersi subito in azione, per dedicarsi finalmente a tutti quei casi che, per un motivo o per l’altro, non hanno mai potuto affrontare quando erano in servizio. Adesso, finalmente, non devono rendere conto a nessuno, soltanto alla loro coscienza che li spinge a indagare, al loro stomaco che s’infiamma alla vista di un würstel e alla loro prostata che reclama una sosta.
Ferruccio Pammattone, nome in codice Semolino (se mangia pesante si riempie di macchie rosse ed è costretto a una dieta durissima), Eugenio Mignogna, nome in codice Kukident (per festeggiare la pensione si è regalato una smagliante dentiera) e Luc Santoro, nome in codice Maalox (soffre di atroci bruciori di stomaco) diventano la «Squadra speciale Minestrina in brodo». 

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