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venerdì 22 gennaio 2016

OMOFOLLIA di Mattia Cesari - In libreria

MATTIA CESARI
OMOFOLLIA
Ho 19 anni e vi racconto come l’omofobia ha cambiato la mia vita

Gita di terza elementare, tutti in pullman, destinazione la necropoli etrusca di Cerveteri. Due bambine di un’altra classe sedute sul sedile davanti si girano verso di me. Una allunga la mano e mi afferra una ciocca lunga e bionda di capelli. Non tira, li accarezza stupita e dice: «Come ti chiami?».
«Mattia.»
«Mh-mh. E perché hai i capelli da femmina?»
Non lo sapevo che quelli fossero «capelli da femmina». Per me erano i capelli come li portava quel figo di mio padre e gli avevo chiesto di lasciarmeli crescere proprio come i suoi, ma evidentemente su di me l’effetto era, come dire, diverso.
Da quel momento, anno dopo anno, Mattia inizia a vedere le cose da un altro punto di vista, a riconoscere e accettare gradualmente la sua identità sessuale, a confrontarsi con l’ottusità della gente, quella che lui definisce “omofollia”, e a tentare talvolta di aprire almeno una
piccola breccia nel muro dell’omofobia.
Il tutto sullo sfondo della sua improvvisa e inaspettata popolarità sul web – con i pro e i contro che comporta – e la voglia di crescere ogni giorno di più. Una voce fresca e sincera per raccontare la storia di un adolescente normale.

MATTIA CESARI (Roma, 1997) è un ragazzo come tanti che a 16 anni  ha iniziato per gioco a postare video in cui imitava Belén Rodríguez e nel giro  di poco è diventato noto sui social.
Col tempo, a questo suo lato ironico,  Mattia ne ha affiancato uno più intimo:  dopo aver fatto coming out, ha iniziato  a raccontare i suoi sentimenti e le sue posizioni sul mondo gay e sull’omofobia  in modo onesto, tenero e magnetico,  trasformandosi in un punto di riferimento  per molti giovani della sua età che trovano in lui una voce amica e un esempio.
 

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